Udinese di nuovo in campo, dopo il turno infrasettimanale, per l’anticipo programmato meno di 72 ore dopo Milan-Udinese. Il Messaggero Veneto fa notare che “Accadde anche in occasione del recupero piazzato con l’Atalanta mercoledì 20 gennaio e la sfida del turno successivo con l’Inter anticipata a sabato 23. Il precedente, visti i due pareggi conquistati con quelle che oggi sono la prima e la quarta forza del campionato, è beneaugurante, ma non ditelo troppo forte a Luca Gotti che, con una rosa ridotta all’osso, si ritrova a dover lavorare con il bilancino del farmacista per capire come stanno i suoi calciatori e per dosarne le forze”.
Energie sia fisiche che mentali, dopo quanto accaduto a San Siro.
Rispetto alla gara di andata, “l’Udinese è cresciuta in personalità e sul piano del palleggio che scorre più fluido e preciso con Pereyra mezzala. Ecco, attorno alla scelta del ruolo dell’argentino dipenderà molto il tipo di partita che farà l’Udinese. Visti i precedenti viene da pensare che Gotti partirà con una prima punta (Llorente o Nestorovski) e il Tucumano a supporto. Lo spagnolo e il macedone potrebbero essere anche la coppia d’attacco di partenza con Pereyra mezzala. Di sicuro all’appello non potrà rispondere Samir che a Milano ha rimediato una lesione al flessore della coscia. Qualche scampolo di gara potrebbe regalarlo Okaka che ha superato il problema al polpaccio. Sta meglio il Sassuolo. De Zerbi ha Caputo e Berardi non al meglio, ma le alternative si chiamano Defrel e l’Under 21 Raspadori”.
