Ieri è arrivata la decisione finale su Udinese-Fiorentina: si giocherà sabato a porte chiuse. A nulla sono valsi i tentativi dell’Udinese che spingeva per lo slittamento della partita. Il Messaggero Veneto ricostruisce la giornata di ieri fino alle 22, ora in cui è arrivato l’atteso comunicato. Si era parlato di un possibile slittamento quando c’è stata l’apertura a ridurre dalla prossima settimana le misure previste dall’ordinanza regionale e soprattutto confidando nel lavoro che veniva portato avanti per far sì che il derby d’Italia si giocasse a porte aperte. Quando è stato chiaro che l’ordinanza governativa aveva la meglio su quella piemontese, si è capito che diventava difficile anche un provvedimento straordinario solo per l’Udinese.
Una volta confermata per sabato a porte chiuse la partita Udinese-Fiorentina, ecco ulteriori indicazioni su chi potrà accedere all’impianto dei Rizzi: “Sabato all’interno dell’impianto dei Rizzi potrà entrare il personale tecnico con funzioni strettamente connesse alla gara per un massimo di cento unità, gli incaricati della Procura federale, i delegati della Lega, i medici e i rappresentanti della Commissione federale antidoping, gli addetti della Sicurezza pubblica, gli operatori televisivi, un fotografo ufficiale e un social media manager per ciascuna società e gli operatori dell’informazione nel numero massimo di 15o persone. Attenzione, poi, al dopopartita: non verranno effettuate interviste dalla cosiddetta mixed zone e la conferenza stampa con gli allenatori prodotta dalla Lega serie A verrà girata alle tv che detengono i diritti di trasmissione”.
