L’incertezza sulla ripresa del campionato blocca anche la questione degli stipendi dei giocatori. Di questo argomento si occupa oggi il Messaggero Veneto che spiega: “Va da sé che la decisione sull’eventuale ripresa del campionato appare come snodo cruciale anche per circoscrivere le mensilità di sosta sulle quali poi trattare con i propri tesserati. Di questo assist intende valersi anche Gino Pozzo, che in mancanza di un accordo interno con i bianconeri, sull’esempio di quanto fatto invece da Juve, Parma e Roma, ha deciso di aspettare le decisioni del Governo prima di mettersi a trattare con i giocatori. Il tutto, dopo avere regolarmente pagato gli stipendi dei dipendenti della società, avere accolto con entusiasmo la riduzione del 50% sul compenso del dg Franco Collavino e del dt Pierpaolo Marino, desiderosi di mandare un segnale anche alla squadra, e soprattutto dopo avere affrontato e risolto la stessa problematica a Londra”.
Si discuterà con ogni giocatore singolarmente, ma c’è una questione che riguarda tutti: secondo la Lega dovrebbe essere tagliato lo stipendio di marzo, ma in quel mese l’Udinese ha giocato una partita e ha continuato ad allenarsi fino all’11 al Bruseschi e poi ogni giocatore è stato fornito degli attrezzi per continuare gli allenamenti da casa.