L’apertura del Messaggero Veneto è dedicata alla notizia che ieri ha turbato il mondo calcistico bianconero: la trattativa con cui la famiglia Pozzo starebbe cedendo quote dell’Udinese ad un fondo americano. Il quotidiano spiega che “La famiglia Pozzo ha firmato una bozza di un’intesa per la cessione dell’Udinese ad un fondo americano, ma potrebbe continuare a gestire l’area sportiva del club per recitare un ruolo di garante sul futuro bianconero, sulla scia di quanto stanno facendo i Percassi a Bergamo con l’Atalanta”. Al quotidiano, la dirigenza ieri sera si è limitata dire che “Il mercato del calcio italiano interessa investitori da tutto il mondo, non è la prima volta che siamo oggetto di interesse, ma a oggi il nostro status è quello che conoscete”, senza confermare nè smentire.
Il quotidiano prosegue con ulteriori dettagli: “L’affare è stato portato avanti nelle scorse settimane da Gino Pozzo, seguendo la traccia di quello chiuso nell’estate del 2016 per la cessione del Granada – il club spagnolo della galassia che comprendeva anche gli inglesi del Watford – al gruppo cinese Desports, che si avvalse della sua consulenza per le successive tre stagioni e quindi senza piazzare tutti i pezzi pregiati sul mercato immediatamente.
Secondo quanto filtra, la famiglia Pozzo resterebbe azionista dell’Udinese al 20 per cento in cambio di 150 milioni di euro, con Gianpaolo Pozzo nel ruolo di presidente onorario proprio per i prossimi tre anni. Uno scenario attorno al quale si sta ancora ragionando, soprattutto per volontà del paròn che accetterebbe soltanto in cambio della certezza di determinati investimenti in grado di proiettare l’amata Zebretta in un futuro da protagonista in Serie A. Forse sono proprio le percentuali di intervento del fondo a non convincere del tutto Gianpaolo Pozzo, considerando che i numeri sono diversi rispetto al «modello Percassi» che, ceduto tre anni fa il 55% delle quote de “La Dea”, la sub-holding che detiene circa l’86% del capitale sociale dell’Atalanta, a un gruppo di investitori capitanati dal tycoon statunitense Stephen Pagliuca che, tra le varie proprietà, era azionista della franchigia Nba dei Boston Celtics”.
La carica di Paron Pozzo quale presidente onorario è un punto sul quale non sono ammesse discussioni. Puntualizza infatti il Messaggero Veneto: “Senza Gianpaolo Pozzo presidente onorario, potrebbe saltare l’accordo sul management sportivo, quello che spetterebbe a Gino Pozzo per per tre anni per completare gli affari in essere nel quadro delle compravendite dei calciatori di una rosa davvero quotata, come abbiamo citato. Ecco il perché di quella quota di minoranza al 20 % che dovrebbe garantire la continuità nella gestione per tutelare venditori e acquirenti”.
Messaggero Veneto: Udinese americana
Bozza d'accordo per la cessione a un fondo, il 20% resterebbe ai Pozzo
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