Il tema del passaggio di mano dell’Udinese è sempre centrale e tra i tifosi, scrive oggi il Messaggero Veneto, regna un clima di “Attesa per l’approdo del fondo Usa, curiosità sull’accordo tra i Pozzo e gli americani, apprensione sulla portata degli investimenti dopo le vociferate cessioni”. Le incertezze in merito alla trattativa sono ancora molte: la stessa non è stata confermata, tanto meno il nome del fondo acquirente. Impossibile, quindi, avere notizie sulla eventuale futura gestione. In particolare sulla possibile permanenza dei Pozzo nel club e sull’eventuale percentuale della quota. Molto dipenderà dalle cessioni dei tre big Lucca, Bijol e Solet che Gino Pozzo cercherà di chiudere per 80 milioni oltre bonus, percentuali sulla futura vendita e commissioni da riconoscere ai procuratori. Secondo il Messaggero Veneto, “Considerando questa mossa e in virtù di una valutazione del pacchetto Udinese che dovrebbe essere di 184,7 milioni di euro, ci si può immaginare la permanenza in società, in quota minoritaria, di Pozzo fino a quando non saranno ceduti tutti e tre i big, ma questo sarebbe a dire il vero un dettaglio agli occhi dei tifosi friulani. La domanda più gettonata è infatti un’altra: come turare la falla che si aprirebbe nella rosa senza Lucca, Bijol e Solet?Secondo le voci di corridoio, tuttavia, nell’accordo sottoscritto sarebbe stato indicato anche questo: metà dei proventi della cessione dei tre finirebbe per finanziare il mercato in entrata per irrobustire l’Udinese che, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà affidata tra un mese alle cure di Runjaic. A spanne 40 milioni”.
Messaggero Veneto: Tesoretto americano
Nell'accordo con il fondo anche la cifra da reinvestire dopo la vendita dei tre big. La metà di quanto si incasserà con Lucca, Bijol e Solet sarà reinvestita sul mercato
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