“Parma-Udinese è una partita è da tripla” secondo Rodolfo Vanoli, ex bianconero che al Messaggero Veneto si è detto curioso di vedere con quale mentalità gli uomini di Runjaic si presenteranno al Tardini, banco di prova che dirà molto sulle possibili ambizioni dei friulani. “Sono curioso di vedere se l’Udinese punterà ad accelerare per incrementare il vantaggio che si è già presa sulla concorrenza, andandosela a giocare in un certo modo, oppure se si accontenterà”. E ha precisato: “L’opportunità da non perdere è il buon avvio, situazione già vissuta due anni fa con Sottil, prima che la squadra poi si smarrisse, complice anche qualche modifica dell’assetto col 5-3-2 che cambiò atteggiamento. Non credo che questo avverrà di nuovo, perché vedo un’Udinese di una certa caratura, già in vantaggio rispetto al Bologna che ha cambiato molto, allenatore incluso, e la Fiorentina che è un cantiere aperto in cui manca ancora equilibrio, però questo è il momento in cui l’allenatore deve trasmettere la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno, come sta facendo al Torino mio fratello Paolo”.
Sul gioco di questa Udinese, ha spiegato che “Runjaic ha tolto un centrocampista per inserire un trequartista in più, e bisogna vedere se l’Udinese regge l’urto. Dipende molto anche dalle partite: col Como si è subito, mentre con la Lazio no. E quella vittoria è stata meritata. Nel 3-4-2-1 hai sette uomini che lavorano sotto palla e i due sopra devono tornare a centrocampo. È un modo dispendioso che contro le grandi potrebbe cambiare portando nove uomini sotto palla. Dipenderà sempre dalla mentalità”.
Sui nuovi, “Bravo e Ekkelenkamp sono di prospettiva e si vede che hanno grandi qualità. Tourè ha una forza fisica incredibile, ma per adesso mi ricorda il primo Bijol che era un po’ macchinoso. Sarà il titolare del futuro, ma a patto di assecondare le qualità fisiche con i nostri ritmi negli allenamenti e in partita, perché è con la velocità che migliorano le capacità tecniche e fisiche. Modesto è veloce ma, giocando da esterno a destra, dovrà conoscere molto bene le due fasi e al momento quella difensiva mi sembra da migliorare. Atta è un centrocampista con tocco e visione e anche per lui vale il discorso fatto sull’inserimento”.
Messaggero Veneto: sfera di cristallo
L'ex terzino e tecnico dell'Udinese Primavera ha visto la squadra dal vivo nell'amichevole contro il Koper, sua ex squadra
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