A Verona l’Udinese poteva fare di più. Lo 0-0 finale è frutto della prestazione dei bianconeri ma anche di una decisione sbagliata dell’arbitro che stavolta ha indotto Gokhan Inler ad intervenire. Il Dt ha evidenziato il presunto fallo da rigore su Lovric, non rilevato dall’arbitro: “c’era rigore, il ragazzo ha una ferita sulla caviglia: il tocco era chiaro, bisognava controllare al Var e assegnare il tiro dal dischetto”, ha detto Inler nel post partita.
Il Messaggero Veneto fa notare che “La sottolineatura del responsabile dell’area tecnica è il quarto intervento della stagione bianconera. Il primo arrivò a Venezia dal “supervisore” Gianluca Nani dopo l’espulsione affrettata del direttore di gara Davide Massa che cacciò Touré senza valutare il possibile intervento di Kamara al momento di un fallo su Oristanio lanciato a rete. «Mi meraviglio che un arbitro internazionale come lui non abbia chiesto una verifica al Var», disse allora il dirigente. L’altra sera c’era proprio Massa a valutare gli episodi davanti al video. Un cerchio che si chiude e che solleva il sospetto che all’interno della squadra arbitrale la suscettibilità non manchi. A Venezia Nani accennò pure al rigore non fischiato a San Siro contro il Milan a Kabasele, travolto in area dopo il tiro come Lovric a Verona, e tornò sull’argomento a Bergamo quando un altro Var, La Penna, ignorò un mani netto di Hien in area, episodio lampante che portò al mea culpa dei vertici arbitrali, una presa di posizione che invece non arrivò dopo la “parata” di Empoli, promossa come un intervento non punibile dal Var Fabbri. Allora si fece sentire direttamente Runjaic: «Evidentemente le regole sono diverse tra la Toscana e Venezia», dichiarò riferendosi sempre alla gara arbitrata da Massa che assegnò un penalty per un tocco col braccio di Kabasele che deviò però prima il pallone con un piede.
Non resta che chiudere l’accennata contabilità: nelle ultime sette trasferte, per quattro volte l’Udinese si è lamentata per un rigore non concesso, altre due volte ha vinto, a Monza e a Firenze”.