Mentre a Udine si cercava di digerire la prima sconfitta stagionale interna contro una big, dall’altra parte del mondo, in Argentina, Simone Pafundi brillava con la Nazionale di Carmine Nunziata. Il talento bianconero è stato così motivo di consolazione: è quanto sottolinea oggi il Messaggero Veneto. “Impossibile, infatti, non strabuzzare gli occhi davanti al 3-0 del primo tempo, ammaliati dal gioco della squadra guidata dal ct Carmine Nunziata che l’ha vista davvero lunga mettendo Pafundi, il più giovane della spedizione (addirittura di tre anni rispetto l’età massima della categoria) come attaccante di destra nel 4-4-2, sulla stessa linea, almeno di partenza, dell’interista Salvatore Esposito. Da lì, infatti, il bianconero è partito per svariare a piacimento, scambiandosi la posizione con Tommaso Baldanzi, portando scompiglio tra le linee di un Brasile che sull’altro fronte non è invece stato ricompensato da Matheus Martins, uscito sconfitto anche nel derby a distanza e “in famiglia” con Pafundi”.
L’Udinese, ben conscia del potenziale di Pafundi, vorrebbe rinnovargli il contratto (in scadenza nel 2025) al più presto ma, essendo il classe 2006 minorenne, non può proporre più di un triennale, che farebbe slittare la scadenza al 2026.
Intanto il ragazzo ha scelto di affidarsi a un agente importante, affidandosi a “un entourage di livello negli scorsi giorni, prima di partire per il Sudamerica, quello dell’Excellence Sport di Edoardo Cnjniar, milanese di origine croata, una gavetta come procuratore dell’ex bianconero Sulley Muntari, un presente come agente di Roberto De Zerbi e uomo di calcio in ottimo rapporti con Pozzo, visto che cura nelle scorse settimane ha contribuito al trasferimento di Joao Pedro, dal Watford al Brighton di De Zerbi, un affare da oltre 35 milioni di euro per un 21enne brasiliano che era stato acquistato dal Fluminense tre anni fa per meno di un terzo”.