Udinese dai due volti. Lo spiega bene il Messaggero Veneto nel commento alla sconfitta di San Siro: “Un primo tempo vietato ai minori per il calcio “sconcio” proposto contro la capolista Inter. Un finale che, con un po’ di convinzione, avrebbe potuto anche valere un punticino. Questa l’Udinese vista all’opera ieri a San Siro, decisamente alla ricerca di se stessa per un’ora e troppo arrendevole per poter mettere in difficoltà una squadra navigata e in cerca del bottino pieno come quella di Simone Inzaghi. Poi, quando l’Inter era già convinta di aver intascato tutti i 3 punti, ecco salire in cattedra il signor Solet che si è messo in proprio, ha segnato la rete che a riaperto la partita e nella volata finale in “girata” ha chiamato Sommer al miracolo per salvare il risultato.
Ancora una volta, come contro il Verona, nell’ultima gara prima della sosta per le nazionali, l’Udinese ha sfoderato quindi due facce, una deludente e l’altra talentuosa, volitiva: in tutte due le occasioni non ha portato a casa nulla, segno che dovrà cambiare registro se vorrà difendere il suo decimo posto (oggi potrebbe essere scavalcata dal Torino, impegnato nel monday night con la Lazio) e divertirsi nelle ultime otto giornate di questo campionato. Senza Florian Thauvin, non ancora recuperato dopo la botta al piede rimediata all’Olimpico contro la Lazio, senza l’alternativa Alexis Sanchez, vittima di un infortunio al polpaccio sinistro che l’ha costretto ad alzare bandiera bianca per il resto della stagione, Kosta Runjaic non ha azzeccato né l’undici di partenza, né il modulo”.
Tra i bianconeri, il migliore senza ombra di dubbio è stato Solet, a cui va il 7 in pagella: “Se all’Inter avevano ancora qualche dubbio su quale difensore acquistare ieri il francese glielo ha tolto. Comincia con un salvataggio in scivolata, prosegue con la grande azione del gol e nel finale va addirittura vicino alla clamorosa doppietta.