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Messaggero Veneto: Libera di osare

Felipe ricorda le cavalcate europee con Spalletti e consiglia l'Udinese di Runjaic: "Raggiunta la salvezza, svaniva la pressione, era bello spaventare le avversarie"
Monica Tosolini

A Felipe Dal Bello il Messaggero Veneto fa una domanda diretta: “L’Udinese può puntare al sesto posto?” Altrettanto decisa è la risposta: “Chi gioca a Udine avverte la pressione di conquistare l’obiettivo stagionale per eccellenza, ma una volta tolto il macigno di dosso cambia tutto. Adesso ci sono ancora dodici partite da giocare, quindi si può fare”.
Per riuscirci, bisognerà: “Sfruttare il calendario, con partite abbordabili sulla carta in casa con Parma e Verona, e consolidare il gioco che tra l’altro la squadra ha sempre avuto grazie alle idee di Runjaic. La differenza è che adesso questa squadra è bella a vedersi, e significa che i ragazzi si stanno divertendo dopo avere piazzato lo scatto decisivo per la salvezza. Ci sono 6 punti dal sesto posto e quindi tutto è possibile anche perché chi deve affrontare l’Udinese sa di vedersela contro una squadra in forma”.
Perfetta la gestione del caso Lucca “da parte dei dirigenti e del mister che aveva già pronto il cambio prima ancora di tirare il rigore. Anche la comunicazione mi è piaciuta e conoscendo Inler sono sicuro del grande lavoro fatto all’interno, in spogliatoio. A parte questa prova di compattezza io vedo un’Udinese attrezzata sul piano del gioco”.
Questa Udinese è forte e piace “Adesso la linea arretrata è a quattro, ma si imposta a tre. Solet è fortissimo, non butta mai via una palla e assieme a Bijol possono giocare a due al centro, in modo da allargare Kristensen. In avanti Thauvin sta dando massima disponibilità da esterno, e non era scontato perché comunque da quella posizione deve rientrare”.

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