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Messaggero Veneto, Larsen: “Grandi ricordi in bianconero, peccato sia finita male”

L'esterno danese ripercorre i suoi cinque anni in Friuli dal 2017 al 2022 «Non accettai il prolungamento del contratto e fui messo fuori rosa, una situazione strana»
Monica Tosolini

Cinque stagioni all’Udinese, negli ultimi tempi, sono tanta roba. Jens Stryger Larsen è stato uno dei bianconeri più longevi, vestendo la maglia dell’Udinese dal 2017 al 2022. Poi un brutto addio. Al Messaggero Veneto il difensore danese ha parlato della sua esperienza in terra friulana, ribadendo che “Sono sempre stato bene a Udine: quando lasci un posto, ti rendi conto cosa lasci appunto. Poco dopo essere andato via sono diventato papà di una bambina, da allora ho passato e passo molto tempo con lei. Vorrei però tornare a Udine per mostrarle dove stavo”.
Nella sua esperienza friulana ha conosciuto tanti allenatori, Gotti è quello rimasto più a lungo: “Ho avuto un ottimo rapporto con lui, per me è stato speciale sia in campo, sia fuori. Deve esserci rispetto e distanza con il tecnico, ma il calciatore deve anche vedere l’uomo oltre al professionista e di Gotti si percepivano le sue qualità umane”.
Sul suo addio, spiega che gli sarebbe piaciuto rimanere ma “Ho ricevuto l’offerta da parte dei bianconeri, ma non l’ho potuta accettare. Non mi sono sentito apprezzato in quel momento da parte della società: ero lì da quattro anni, avevo disputato quasi tutte le partite, avevo dato tutto”.
Ed è stato messo fuori rosa: “Avremmo dovuto giocare col Sassuolo, ero in ritiro prima della gara quando il club mi ha detto che non facevo più parte della squadra. È stata una situazione strana: per quattro anni ho giocato quasi sempre, poi all’improvviso non ho più potuto scendere in campo. Sono stato però professionale, ho cercato di dare il massimo supportando i miei compagni e rendendomi utile”.
Segue sempre l’Udinese, anche se non c’è praticamente più nessuno dei suoi ex compagni. C’è però un suo connazionale, Tomas Kristensen, di cui dice: “Sta imparando molto velocemente, ritengo abbia tutte le carte in regola per diventare un ottimo calciatore: ha altezza, velocità e forza. Può crescere a Udine, perché è l’ambiente ideale al riguardo”.

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