Anche il Governatore del Friuli Venezia Giulia potrebbe allinearsi ai colleghi di Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sardegna e, secondo quanto riporta oggi il Messaggero Veneto, concedere all’Udinese (e anche a Pordenone e Triestina) la possibilità di riprendere gli allenamenti individuali nel centro sportivo adeguatamente sanificato. Da quanto si sa, l’Udinese non è tra le squadre che hanno spinto per questa apertura. Potrebbe comunque riprendere l’attività come gli altri, solo con allenamenti individuali scaglionati, senza alcun ritiro di squadra: i giocatori, al termine della seduta, tornerebbero immediatamente a casa, già per la doccia.
Scrive il Messaggero Veneto: “Per ora andrà così, finché dal Governo non arriverà (se arriverà, i dubbi restano tutti) il via libera per il vero e proprio inizio della fase due per il calcio, quella dei tamponi per tutti i giocatori, dei ritiri blindati, degli allenamenti di gruppo, delle partitelle in famiglia e di quelle di campionato, di un concentratissimo mini torneo di 13 giornate come vorrebbe il mondo del calcio da qui ad agosto per incassare i soldi delle tv e salvare i conti di un pallone in bolletta. I giocatori, scaglionati potranno allenarsi «purché nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, senza nessun assembramento in strutture a porte chiuse e previa sanificazione delle attrezzature a ogni utilizzo. Fatto salvo il non utilizzo degli spogliatoi». Il testo è provvisorio, oggi, salvo colpi di scena, dovrebbe diventare realtà.Una fuga in avanti rispetto al no del premier Giuseppe Conte agli allenamenti individuali dei calciatori nell’ultimo decreto e ai quotidiani altolà del ministro dello sport Vincenzo Spadafora a sognarsi ogni tentativo di ripartenza del calcio che conta senza una profonda revisione del famigerato e complicatissimo Protocollo perla ripresa in sicurezza dell’attività? Oppure uno sgambetto politico al Governo, giallorosso?Entrambe. Più che una fuga in avanti si tratterebbe di un “allentamento responsabile”, definiamolo così, delle efficaci misure di distanziamento prese in queste settimane per far fronte all’emergenza”.