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Messaggero Veneto: La panchina lunga farà la differenza nella corsa salvezza

In un finale di campionato concentrato in un mese e mezzo è chiaro che per ogni squadra sarà fondamentale la disponibilità di una rosa ampia.
Monica Tosolini

In un finale di campionato concentrato in un mese e mezzo è chiaro che per ogni squadra sarà fondamentale la disponibilità di una rosa ampia. L’Udinese, che a gennaio ha ceduto Pussetto al Watford e Barak alla diretta concorrente Lecce, deve poter contare davvero su chi è rimasto agli ordini di Gotti.

Il Messaggero Veneto fa il riepilogo di quelle che sono le ‘seconde linee’ di cui può usufruire il mister bianconero.

In difesa Nuytinck (che in estate si voleva cedere) è il punto fermo. Ekong è l’altro giocatore maggiormente impiegato. Poi ci sono De Maio e Becao che si giocano le chance di impiego. Opoku è stato ceduto in prestito all’Amiens e non potrà comunque essere schierato nonostante il campionato francese sia stato chiuso ad aprile.

Sulle fasce Larsen e Sema sono stati inamovibili, ma si dovrà poterli ruotare conTer Avest, tatticamente molto disciplinato, ma che finora è stato condizionato da tanti problemi fisici, e Zeegelaar, che ha la forza fisica di Sema e nello scorso campionato il suo discreto contributo lo aveva portato.

In mediana dietro De Paul, Mandragora e Fofana ci sono Jajalo e Walace. “Sono entrambi due centrali, ma se ci sarà bisogno di loro da mezzali dovranno adattarsi. Di certo tra loro e i titolari c’è una bella differenza”, scrive il Messaggero.

In attacco Okaka-Lasagna è stata la coppia più usata da Gotti. In rare occasioni è stato utilizzato Nestorovski, fermo ad una sola rete. Anche lui dovrà dare un apporto migliore.

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