Cioffi ha dimostrato con i risultati di costituire una cura efficace e gliene va dato atto. Il Messaggero Veneto si pone però anche interrogativi sul futuro prossimo: “Dal punto di vista dell’analisi bisogna sottolineare che non possono essere un paio di partite a cambiare la diagnosi su una squadra che ha sempre dimostrato, nel corso degli ultimi anni, di essere incapace di esprimere una certa continuità di rendimento. L’Udinese che viaggia “a strappi”, in grado di produrre impennate e di alternarle con cadute evitabili (e ripetute) sono un classico in casa bianconera e non solo nell’ultima gestione, quella di Gotti, ma anche nelle precedenti. E forse proprio la chiave motivazionale proposta da Cioffi può essere una novità, considerando che le flessioni a livello caratteriale sono nel Dna bianconero”.
Bisogna quindi continuare così, sia con la Salernitana che negli impegni più complicati di gennaio. In merito a questo, sarà importante verificare la compattezza dello spogliatoio verso il suo allenatore. Le parole di Deulofeu, che ha rivelato come Cioffi sia riuscito a ridare motivazione alla squadra, sono già un punto a favore dell’allenatore. Ma alla fine contano sempre i fatti.