Secondo successo casalingo e primo posto in classifica per l’Udinese: una vittoria sofferta, come scrive anche il Messaggero Veneto, “lottata per oltre cento minuti. La squadra di Fabregas ha confermato le previsioni. Compatta, abile nella ricerca delle punte, Belotti e Cutrone, su tutto l’arco dell’attacco, a costo di svariare, ha disegnato un 4-4-2 sul rettangolo dello Stadio Friuli – Bluenergy Stadium, mettendo spesso il pallone sui piedi dei due esterni offensivi, Strefezza e Da Cunha. Di fronte un’Udinese come al solito cinica e realista. Ha lasciato per lunghi tratti il possesso palla ai lariani (52 per cento nella frazione d’avvio, 55 alla fine) per poi sfruttare le occasioni, gli spazi seppur minimi concessi dagli avversari”. Sul vantaggio di Brenner l’Udinese poi costruisce la partita, resistendo ai tentativi del Como (18 finali) e cercando di tenerlo lontano dalla propria area con il triplice cambio degli attaccanti. L’Udinese porta a casa tre punti, il primato in classifica condiviso con Inter, Juventus e Torino e due dolci settimane prima della ripresa.
IL MIGLIORE BRENNER 6.5 Gioca una partita di livello inferiore rispetto a quella contro la Lazio, ma questa volta ha il merito e la fortuna di segnare un gol che vale tre punti. La conclusione sul cross di Ehizibue è sporca, ma proprio per questo risulta imprendibile per il portiere.
6 OKOYE Smanaccia un cross da destra. Rischia il dribbling su Cutrone in due occasioni. Non impeccabile.
6.5 KABASELE Tocca a lui sostituire il ‘portoghese’ Perea. Lo fa badando al sodo e tenendo alta la soglia dell’attenzione.
6.5 BIJOL Concede a Belotti un colpo di testa. Per il resto la fa da padrone dentro la sua area di rigore e non solo.
6.5 GIANNETTI Fatica quando viene chiamato ad allargarsi, però sbriga un paio di situazioni intricate.
6.5 EHIZIBUE Il Como spinge soprattutto dalla parte opposta. Tiene la zona e appena mette il naso nella metà campo avversaria confeziona il cross per Brenner. Nel secondo tempo mette in mezzo un pallone invitante per Bravo.
6 LOVRIC Runjaic lo preferisce e Payero. Meno assaltatore rispetto all’argentino, gioca una partita lineare, ordinata, nella mediana a due non lo vedremo mai cercare l’affondo con continuità.
6.5 KARLSTROM Il classico giocatore che si vede poco e si sente tanto. Bravo in chiusura e nella gestione del pallone. Ne perde uno solo quando ormai le forze erano ridotte al lumicino.
6 ZEMURA Arriva due volte al cross: nella prima la rifinitura con il destro è sbilenca, sulla seconda Lucca viene anticipato. Resta in campo per 90′, cosa a cui non era abituato.
6 THAUVIN Perché l’Udinese si accenda la palla deve arrivare sul suo piede mancino. Regala un paio di giocate d’autore nel primo tempo, appena cerca di partire gli avversari ricorrono al fallo.
6 LUCCA Partita di sofferenza quella del centravanti bianconero. Gli arrivano pochi palloni utili da calciare in porta. Sbaglia scelta di passaggio in una ripartenza quattro contro due.
6 EKKELENKAMP Si sacrifica e poi nel recupero piazza un acuto con il cross per Davis.
6 BRAVO Entra con lo spirito giusto. Lotta e va vicino al gol del raddoppio.
6 DAVIS La girata di sinistro finisce abbondantemente a lato. Poteva fare meglio.
5.5 PAYERO Provoca il rigore con un fallo di mano.
SV KRISTENSEN Gli ultimi minuti al posto di Kabasele.
Messaggero Veneto: il sapore del primato
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