Tanti indizi fanno una prova: il piatto piange, in casa Udinese, e il Messaggero Veneto elenca ciò che non va più nella formazione di Runjaic. L’Udinese non riesce più a farsi valere nel suo fortino, dove ha raccolto solamente due punti degli ultimi 18 disponibili. Tra Como e Roma, poi, Runjaic si è affidato alla difesa a 5, proponendo un calcio speculativo: “I due esterni schierati da Runjaic, Rui Modesto a destra e Zemura sull’altro lato, si sono appiattiti all’altezza dei centrali fin dai primi minuti, quando tra l’altro il tecnico tedesco ha dovuto fare i conti con l’infortunio al ginocchio (che potrebbe essere anche lungo) di Touré, il sostituto dello squalificato Solet rimpiazzato a sua volta dopo soli 7 minuti da Kabasele per completare la retroguardia composta da Bijol e Kristensen. Con queste basi è chiaro che il modulo proposto ieri sia stato più che altro un 5-3-2 interpretato con due esterni offensivi ad arrangiarsi da terzini puri”. In avanti ecco la ‘formula a 2’ con Thauvin e Lucca.
E, alla fin fine, Mister Kosta Runjaic “ha dimostrato coraggio solo dopo essere passato in svantaggio: dentro prima Atta ed Ekkelenkamp per Karlstom e Lovric, poi Sanchez e Pafundi per Rui Modesto e Payero. Attori buoni per una sorta di 4-4-2 della disperazione che però non è servito a nulla”.
Per il quotidiano locale, il migliore tra i bianconeri è stato Lucca. Tra le insufficienze, anche quelle dei ‘cambi’ Sanchez e Pafundi.
Messaggero Veneto: il piatto piange
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