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Messaggero Veneto: Gotti racconta la sua Udinese

L'ex tecnico bianconero parla per la prima volta dopo il suo esonero: "Non sono riuscito, e un po' non mi sono stati dati gli strumenti, a creare qualcosa di duraturo".
Monica Tosolini

Mister Luca Gotti sabato torna a Udine per la prima volta da avversario. Ha già incrociato i friulani affrontandoli da avversario dopo il suo esonero del dicembre 2021: a La Spezia e a Lecce, nella gara di ritorno.
Il tecnico dei salentini ha parlato al Messaggero Veneto di questa sua prima volta di nuovo sulla panchina al ‘Friuli’, da avversario. Un Friuli che per lui significa “persone, un posto in cui ho vissuto molto bene e dove mi piace sempre tornare. Una delle poche città dove si può fare un lavoro come il mio e continuare a vivere normalmente in mezzo a molta gente di grande qualità”.
Per quanto riguarda la sua Udinese, spiega che “Abbiamo fatto delle cose buone, però erano squadre che avevano anche dei limiti endemici, non sono riuscito, e un po’ non mi sono stati dati gli strumenti, a creare qualcosa di veramente duraturo“.
Ammette che “ho dato tutto quello che potevo impegnandomi al massimo. La squadra della mia ultima stagione era potenzialmente la migliore, si trattava solo di trovare la quadra. Non è stato possibile, chi è arrivato dopo di me ha comunque fatto bene“.
Del suo successore Cioffi spiega che “Gabriele non ha sbagliato ad accettare di sostituirmi, ha sbagliato i modi, i modi sono importanti, lo sa anche lui”.
Parlando alle scelte di mercato della società, capisce che “Il club ha le sue dinamiche, che non sta a me discutere, ma di sicuro non sono sempre stato aiutato, altrimenti potrei essere stato molto più a lungo allenatore dell’Udinese, e nei miei desideri anche con molta più soddisfazione di tutti”.
L’Udinese ha rischiato la retrocessione lo scorso anno: “Certe stagioni nascono male e possono finire peggio. Alla fine è andata bene, l’importante è saper trarre delle lezioni dagli errori che sono stati commessi. Mi sembra che l’Udinese di quest’anno sia un po’ diversa dalle ultime, ha cambiato alcuni giocatori, certo, ma per ora soprattutto nello spirito“.
Non chiude ad un eventuale ritorno a Udine, anzi: “Mai dire mai nella vita“.
Sull’importanza della gara di domenica: “La classifica dice che i bianconeri sono messi meglio, ma si tratta di tre punti come tutti gli altri, la strada è lunga”.

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