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Messaggero Veneto: Faccia a faccia tra Gino Pozzo e Gotti

Gino Pozzo è tornato ieri a Udine per una delle consuete visite mensili. La sua presenza in sede, secondo il Messaggero Veneto, non è necessariamente legata alla sconfitta di Torino, ma sicuramente il dirigente bianconero ha avuto un co...
Monica Tosolini

Gino Pozzo è tornato ieri a Udine per una delle consuete visite mensili. La sua presenza in sede, secondo il Messaggero Veneto, non è necessariamente legata alla sconfitta di Torino, ma sicuramente il dirigente bianconero ha avuto un colloquio con il tecnico Luca Gotti, dal quale, secondo Pietro Oleotto,  “è emersa l’insoddisfazione per il mancato salto di qualità, ma senza un’escalation dei toni, conditi da improbabili ultimatum o consigli dall’alto nella risoluzione dei problemi”.

Al di là delle considerazioni sulla classifica, che dopo la sconfitta contro il Torino non è certo rassicurante, si è parlato anche di tattica. Scrive ancora Oleotto: “La difesa “a quattro”? Le tre punte? Di certo ha fatto pensare la posizione di Pereyra in mediana per ricoprire il ruolo di incontrista, là dove si è sistemato Arslan dopo la deludente prima ora di gioco. Difficile dire se quella mossa abbia cambiato da sola la faccia alla partita, di certo tornando nella posizione già occupata contro il Sassuolo, praticamente a ridosso del centravanti Beto, Pererya ha ricominciato a cucire il gioco alimentando il possesso palla bianconero che ha contraddistinto l’ultima mezz’ora che non ha portato al pareggio, ma ha fatto intravvedere delle prospettive interessanti in chiave futura. Ecco perché la frase di Gotti su Pereyra mediano («Mi piace in tutte le posizioni, anche in quella, nel vivo del gioco»), pare inspiegabile. O forse può essere letta come una richiesta alla società in vista del mercato di gennaio, considerando che tra gli alti e bassi di Arslan e le risposte poco convincenti di Makengo, il centrocampo dell’udinese non è poi così ricco di soluzioni. E infatti Gino Pozzo in queste ore in Friuli parlerà anche delle possibili prossime trattative, visto che sul tavolo della dirigenza c’è anche il caso Stryger Larsen, fuori perché non intende rinnovare il contratto in scadenza a giugno”.

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