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Messaggero Veneto: Euro delusione

Dopo 14 punti nelle precedenti 6 gare, l'Udinese perde contro un modesto Verona. L'assenza di Thauvin e gli errori sulla punizione di Duda allontanano il sogno coppe
Monica Tosolini

Dura da digerire e difficile da capire la sconfitta dell’Udinese contro il Verona. Il Messaggero Veneto, introducendo il racconto della gara, scrive: “Piove, governo ladro! Sotto il cielo plumbeo del Friuli l’Udinese ha dimostrato di non essere ancora una squadra “di governo”, capace di imporre la propria legge a una delle avversarie più povere viste quest’anno ai Rizzi, seppur capace di comprendere i propri limiti, fatti di poca sapienza tecnica e tanto cuore. Difficile dire perché la Zebretta non è riuscita a mettere in difficoltà il Verona, chiudendo con la prima sconfitta dopo sei risultati utili di fila che avevano portato 14 punti in classifica e con questi pure la speranza di poter agganciare la zona Europa, tanto che l’appuntamento di ieri era considerato, in quest’ottica, un passo determinante per poter alimentare il sogno. Chiaro che, con queste premesse, la sconfitta brucia davvero: l’Udinese ha sbattuto contro il muro dell’Hellas che ha letteralmente intasato la mediana davanti al trio Dawidowicz – Coppola – Ghilardi, grazie al constante sacrificio delle due punte e del trequartista Suslov, una tattica che ha prodotto il 64% di possesso palla da parte dei bianconeri a fronte di sole 3 conclusioni nello specchio della porta di Montipò, con altre 7 fuori”.
Il Verona fa un importante passo avanti verso la salvezza, l’Udinese frena i sogni di gloria europea.
Deludenti i protagonisti bianconeri che il quotidiano ha giudicato così:
5 OKOYE Prende gol su una punizione calciata da lontano. Piazza male la barriera e parte con notevole ritardo.
5 KRISTENSEN Svagato da subito, prende un’ammonizione e gli avversari cominciano a puntarlo cercando la sua espulsione.
6 BIJOL Concede poco e niente sia a Sarr che a Mosquera.Tra i meno colpevoli del patatrac bianconero.
5.5 SOLET Nel primo tempo è l’unico che cerca di forzare la giocata, però perde la palla da cui nasce la punizione del ko.
5.5 ZEMURA Più lineare di Kamara, rispetto al quale non ha mai un guizzo. Suo il cross nel primo tempo per Lucca.
6 ATTA Cattura sempre l’occhio per la fisicità, l’intraprendenza e la personalità che ci mette. Sua la conclusione più pericolosa nella ripresa che però finisce fuori, centrale il colpo di testa nel recupero.
6 KARLSTROM Cerca di dare ordine alla manovra, ma attorno a lui i compagni fanno poco movimento senza palla.
5.5 LOVRIC Soffre la mancanza di spazi nei quali buttarsi per esaltare le sue caratteristiche. Su punizione tenta di sorprendere Montipò che è piazzato già per l’uscita.
5 PAYERO Suo il primo tiro verso la porta: fuori. Poi solo passaggi all’indietro, giocate prevedibili o sbagliate.
5 SANCHEZ Non è il Nino di una volta, ma un quarto d’ora glielo avremmo ancora concesso. Una sola giocata di prima degna per Payero che si fa recuperare.
5.5 LUCCA Servito poco e male, ma nell’unica occasione che succede, la mira di testa è imprecisa. Ogni volta che viene convocato in azzurro si spegne. Solo una coincidenza?
5 EHIZIBUE Appena entrato cerca la conclusione di sinistro. Liscia clamorosamente la girata al volo a pochi passi dalla porta.
5.5 EKKELENKAMP Prende il posto di Sanchez, anche lui non riesce ad accendere la luce
5.5 BRAVO Combina poco nel traffico creato dal Verona sulla trequarti
SV PAFUNDI Entra molle, non punta mai l’uomo
SV DAVIS Perchè non inserirlo al fianco di Lucca?

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