Mister Kosta Runjaic da tempo ammette il peso degli errori individuali che nelle prime 18 gare hanno penalizzato la squadra friulana. E da altrettanto tempo spiega che “stiamo lavorando per eliminarli”. Dopo il 2-2 con il Torino ha però aggiunto una frase sibillina: “Questo è il nostro livello”.
Un’affermazione importante che il Messaggero Veneto commenta: “se questo è il livello, allora c’è davvero da preoccuparsi mister Kosta, soprattutto perché il livello si può alzare abbassando la percentuale degli errori che hanno condizionato almeno una decide di gare dei bianconeri. Pensate, infatti, a dove potrebbe essere la Zebretta senza le rimonte agevolate a Venezia e Torino, Atalanta e Napoli, senza gli omaggi nei ko interni con Genoa e Juventus. A complicare poi la risoluzione del problema c’è un fattore affatto secondario relativo alla somma e alla distribuzione degli errori individuali a quelli di reparto. È proprio questa la combinazione che sta facendo saltare il banco a un Runjaic “tradito” da tutti, tanto da esperti come Jaka Bijol, Lautaro Giannetti, Christian Kabasele, Enzo Ebosse, Sandi Lovric e Kingsley Ehizibue, quanto dai giovani ai quali solitamente gli errori si concedono più di buon occhio, come Isaak Touré e Thomas Kristensen, ma pure Maduka Okoye tra i pali”.
Stefano Martorano, poi, ne ricorda alcuni: “Bijol, con la palla persa in uscita a Roma, con Kabasele fuori posizione per la prima rete di Dovbik, a cui ha fatto seguito l’intervento a vuoto su Lautaro con l’Inter a inizio ripresa e quello in Coppa Italia con l’interista Arnautovic sfuggitogli in area. E che dire di Kabasele, che col Torino ha abbattuto Ehizibue nell’occasione del primo gol granata, e che a Venezia si è disteso in area per respingere con le braccia un tiro diventato poi rigore? Venezia, là dove Giannetti si è fatto sorprendere come un pivello dall’uno-due in area, provocando un rigore, prima di farsi trovare piatto e poco reattivo su Lukaku col Napoli, a cui concesse anche un’autogol. Ancor più grave l’errore di Monza, col pallone rimesso in area a disposizione dell’avversario invece di liberarlo in corner, proprio come ha fatto Ehizibue col Toro, che di testa l’ha rimessa in piena area invece di metterla fuori. Errori marchiani commessi da esperti naviganti, sul cui sfondo ci sono le empietà di Touré, preso alle spalle da Frattesi con l’Inter, poi in gol con la complicità di Okoye, superficiale nel retropassaggio sbagliato col Genoa da cui nasce l’espulsione per fallo su Zanoli. È il Touré espulso a Venezia, quello che perde palla a Bergamo avviando il pari atalantino”
Messaggero Veneto: Dietro la lavagna
Cominciano ad essere troppi gli errori individuali dei difensori dell'Udinese. Almeno dieci partite sono state condizionate dalle disattenzioni dei bianconeri
495
articolo precedente