Gigi De Canio, allenatore che in due esperienze diverse ha guidato l’Udinese, in questo finale al cardiopalma vuole guardare il bicchiere mezzo pieno per i bianconeri e, al Messaggero Veneto, afferma: “Il pareggio regalato al Genoa obbligherà l’Udinese a non sentirsi già salva e per me questo è un aspetto positivo oltre al fatto di avere preso un ulteriore punto di vantaggio sul Lecce. Logico che la vittoria avrebbe pesato in classifica, ma forse avrebbe anche fatto sentire l’ambiente al sicuro con nove punti di vantaggio sulla terzultima, e abbassare la guardia adesso sarebbe pericoloso perché con 24 punti ancora in ballo bisogna stare all’occhio”.
De Canio ricorda quanto vissuto proprio in Friuli: “Nella mia ultima esperienza a Udine dopo aver battuto Napoli e Fiorentina ci fu un calo che portò al ko interno pesante col Torino, ma allora in quella Udinese c’era uno zoccolo di italiani che rispetto agli stranieri avvertono di più certe problematiche. Io al tempo mi sentivo al sicuro con i Bertotto e i Domizzi; in generale, credo che avere gli italiani in squadra aiuti molto chi deve salvarsi”.
L’Udinese vista con il Genoa? “Finché ha giocato con lucidità è stata molto equilibrata correndo pochi pericoli, e non era affatto scontato perché il rischio di fare harakiri dopo la vittoria di Roma era elevato. Molte squadre vincono fuori e poi buttano alle ortiche le partite in casa, ma sotto questo profilo l’Udinese ha tenuto testa in una sfida molto insidiosa alla vigilia. Ora Gotti farà passare il messaggio di andarsi a riprendere ciò che è stato regalato, cercando di evidenziare gli errori da non ricommettere”.
