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Messaggero Veneto, De Biasi: “Questa Udinese sta crescendo”

L'ex mister di Torino e Udinese, oggi ct dell'Azerbaigian, Gianni De Biasi ha commentato al Messaggero Veneto la sfida di sabato tra le squadre che ha allenato in passato
Monica Tosolini

L’ex mister di Torino e Udinese, oggi ct dell’Azerbaigian, Gianni De Biasi ha commentato al Messaggero Veneto la sfida di sabato tra le squadre che ha allenato in passato:

“È una partita che sfugge al pronostico per più motivi, compreso il rendimento ondivago di un Toro che a a me è piaciuto nel primo tempo del derby con la Juventus. Il problema che ha portato a quella sconfitta? Da quanto ho visto Giampaolo è passato a difendere a cinque dietro dal “quattro sistematico” di sempre, quindi ha cambiato il suo modo di vedere il calcio rendendosi conto che qualcosa non andava. Tuttavia, nei due gol presi dalla Juve la linea difensiva si è accentrata troppo verso il primo palo, hanno difeso a zona ed è stato un esperimento sbagliato perché se si va a marcare lo spazio attaccando la palla, allora non devi sbagliare il movimento, specie se difendi a cinque”.

Acque agitate in casa Toro: i tifosi contestano, Cairo difende Giampaolo: “È una cosa che il presidente fa spesso, ma poi dipende da come reagisce la squadra. Io credo anche che il Toro ora ha la fortuna di non avere il pubblico, perché quando le cose vanno male credetemi che la pressione si avverte, eccome”.

L’Udinese che ha vinto con la Lazio l’ha impressionata? “Ho visto la partita anche perché seguo il mio amico Luca Gotti e ho visto una squadra con grande fisicità, brava sulle palle inattive, che non dipende solo dalle giocate di uno straordinario De Paul. Mettere Forestieri e Pussetto è stata una scelta strategica pensata che però non mi sorprende perché l’Udinese sta crescendo, Gotti dà fiducia a tanti che erano alla ricerca di identità precisa, dopo aver salvato la barca l’anno scorso”.

A Torino potrebbe toccare a Deulofeu…”Calma. L’allenatore è lì per fare il bene della squadra che vive su equilibri sottili, legati a rapporti non solo tattici, ma anche di compatibilità, quindi non bisogna farsi abbagliare da altre situazioni. Io so che Luca sa leggere dentro le persone, coglie i segnali che mandano anche quando non parlano e questo è importante. Capisco che la società ha i suoi investimenti, ma siccome il campionato finisce a maggio, adesso conta che tutti si facciano vedere per essere funzionali”.

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