C’è poco da dire: partita segnata da subito, quella del Friuli. L’espulsione di Tourè ha condizionato in maniera determinante la gara e il Messaggero Veneto scrive che “L’Udinese comincia il mese dei regali mettendo il fiocco su tre punti e recapitarli al Genoa che arrivava in Friuli affamato successi. Non aveva mai vinto in trasferta in questa stagione, ci riesce con Patrick Vieira in panchina, capace di raccogliere 4 punti dall’esonero – inatteso – di Gilardino. Con questi è a -3 dai bianconeri che ora sentono il fiato sul collo di un marea di avversarie, in attesa dei posticipi almeno cinque a portata di sorpasso o aggancio nel prossimo turno, quando andranno a rendere visita al Monza.
Eppure chi ha lasciato sconsolato lo Stadio Friuli – Bluenergy Stadium l’ha fatto senza avere la sensazione di essere stato schiacciato da un’avversaria più forte, più in palla o scaltra, capendo che l’Udinese ha percorso con le proprie gambe la strada per salire sull’altare sacrificale, attraverso il fallo di Isaak Touré “da ultimo uomo” su Zanoli, pronto a sfruttare dopo appena 1′ 39” il retropassaggio lento del difensore bianconero verso il portiere Okoye: ci sarebbe arrivato senza la sbracciata scomposta del ciclopico difensore alto 2 metri e 6 centimetri”.
Non esente da colpe l’allenatore, per le scelte dopo l’avvio shock: prima mette Karlstrom a rimpiazzare Touré in difesa e Thauvin a fare da centrocampista in un 4-3-2 d’emergenza. “Avrebbe potuto cambiare prima dell’intervallo qualche interprete mister Kosta? Sì, magari dopo il vantaggio genoano, rocambolesco”. E poi discutibili i cambi, su tutti quello di un Ebosse “improponibile”, che si fa bruciare da Zanoli sul raddoppio genoano.
Messaggero Veneto: crollati dalla torre
Udinese spiazzata dalla sciocchezza del gigante Tourè, espulso dopo due minuti. Il Genoa va subito in vantaggio e raddoppia nella ripresa, senza trovare resistenza
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