Gigi De Canio al Messaggero Veneto ha parlato della prossima gara dell’Udinese, quella di Parma squadra contro cui anche la sua formazione, nel 2000, si presentò da capolista: “A Udine il primato non mette pressione e viene vissuto come un privilegio che inorgoglisce e non illude. A Parma sarà tosta difendere il primo posto, ma non quanto lo fu per la mia Udinese 24 anni fa, contro un Parma stellare”.
La sua Udinese e quella di Runjaic hanno in comune un aspetto: “la dotazione in attacco. E qui mi riferisco a Thauvin e a Sanchez, quando rientrerà, perché con giocatori così il gol è quasi una certezza anche per come contribuiscono ad elevare il rendimento dei compagni. Già in passato l’Udinese ha vissuto situazioni analoghe, basti pensare ai bomber Di Natale, Bierhoff, Amoroso, e anche nella mia gestione ci bastava dare la palla a Muzzi e Locatelli”.
Sul gioco dell’Udinese di oggi: “da quanto ho visto l’Udinese non è cambiata molto dallo scorso anno. Adesso è tempo di fare conoscenza e il tecnico potrà approfondire meglio certi meccanismi, come quello della solidità difensiva, attraverso la gestione della rosa. E sarà proprio il buon stato di salute generale il fattore che potrà fare la differenza”.
Sul Parma del suo ex giocatore Pecchia: “Fabio è uno di quei pochi giocatori che ha studiato e il tempo gli ha dato ragione. Il suo Parma è dinamico, aggressivo e sa attaccare portando molti uomini in fase offensiva, non è solo di ripartenza e non si accontentano”.
Messaggero Veneto: Crocevia Parma
L'Udinese capolista attesa al Tardini come quella di Gigi De Canio nel 2000
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