Quelle di Bergamo e Udine sono due realtà che Stefano Colantuono ha vissuto e conosce bene. Per questo il Messaggero Veneto ha chiesto a lui di ‘giocare d’anticipo’ Atalanta-Udinese, la sfida della vigilia di Pasqua. L’ex tecnico di entrambe le squadre è partito dal momento attuale delle due, in primis l’ambizione dell’Udinese all’ottavo posto: “Visto che la salvezza è ormai acquisita direi che ci può provare, ma dovrà camminare a gran ritmo e fare un bel filotto per recuperare punti al Sassuolo, che ha già fatto un percorso di crescita importante, e al Verona. Poi di mezzo ci sono anche Bologna e Sampdoria, squadre con cui i bianconeri se la potranno giocare tranquillamente”.
Intanto l’Udinese ripartirà dall’Atalanta, contro cui è sempre difficile giocarsela…”La battuta di Guardiola sulla Dea dell’anno scorso resta sempre attuale. Affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista e forse adesso è ancora più fastidiosa perché è la squadra italiana più europea di tutte per ritmo, intensità e caratteristiche. Il loro gioco verte sul pressing, con i centrali che salgono alti a metà campo, e puntano a non dare riferimenti con i centrocampisti che si scambiano posizione, cosa che fa anche Zapata in attacco pur essendo il terminale offensivo. Hanno giocatori di gamba e grande tecnica”.
A suo parare cosa bisogna fare e non fare contro la Dea? “Bisogna affrontarla al massimo delle possibilità e presentarsi con la testa giusta fin dall’avvio, ma anche avere grande intensità e precisione in fase di palleggio perché ti vengono a prendere molto alti e se ti rubano palla sono in grado di andare in porta con tre passaggi. Quindi attenzione nel palleggio, ma anche pronti a mettere grande qualità e precisione nelle ripartenze che concedono perché attaccando alti un po’ di campo alle loro spalle loro lo danno”.
Gotti a Udine attende ancora la riconferma…”Non vedo motivo per cui il rapporto tra le parti non debba proseguire, visto che Gotti ha dimostrato conoscenze e capacità, ed è in linea con tutti gli obiettivi prefissi dalla società, poi vedremo nelle ultime dieci giornate”.
Quelle in cui una seconda punta veloce farebbe comodo per come sta giocando l’Udinese.”Vero, ma in assenza Pereyra sotto punta è stata ed è una bella scelta, visto che Roberto è uno quei giocatori che conoscono bene il nostro campionato, e che la posizione se la trovano da soli. Anzi, direi che contro l’Atalanta è l’uomo giusto, come dimostrò già all’andata”.