Gianfranco Cinello oltre che giocatore è stato per anni collaboratore tecnico all’Udinese e qualche anno fa ha deciso di aprire la scuola di tecnica calcistica operativa a Paderno, assieme a Paolo Miano e Loris Dominissini.
A lui il Messaggero Veneto ha chiesto un parere sui giovani bianconeri in rampa di lancio: Palumbo, Makengo, Gasperini e Braaf. Di quest’ultimo ha detto: “Anche per deformazione professionale sono andato a vedermi tutti i suoi filmati e il primo aspetto a colpire è che l’olandese è uno di quei pochi giocatori che acquistano velocità con la palla al piede man mano che saltano gli avversari. È una qualità rara, simile a quella di Sancho, che ha lanciato lo stesso City”. Ora, spiega, “la sua crescita deve avvenire su due piani, quello tecnico, lavorando specie sui difetti, e quello tattico, là dove tutti gli attaccanti olandesi crescono giocando sempre col 4-3-3, come vuole la federazione. Braaf è una punta esterna che ora si sta adattando a un gioco diverso visto che il modulo attuale prevede inserimenti centrali, quindi staranno sicuramente lavorando sui movimenti diversi da quegli a taglio dall’esterno con cui è cresciuto. Non avrà problemi a imparare, ma serve tempo, e poi dipenderà da lui. Il ragazzo ha qualità, cambio passo, dribbling, vede anche bene la porta e resta freddo. Insomma, per l’età che ha è completo, ma è il carattere e la fame che permettono di affermarsi e a riguardo ricordo Bruno Fernandes e Zielinski con cui ho lavorato a Udine, talenti che volevano migliorare su tutto in ogni allenamento”.
Degli altri, dice: “Palumbo e Gasperini li vedrei bene a maturare in una serie B o C dove ci sia la possibilità di giocare. Makengo mi piace e appena si adatterà farà bene. Ricordiamoci Fofana, che all’inizio aveva più difficoltà nel nostro calcio tattico, poi quando ha trovato la possibilità di affermarsi però…”