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Messaggero Veneto: C’è un conto da saldare

Un anno fa al Bentegodi il ko che stava per costare la retrocessione ai bianconeri. Al 'Friuli' l'Udinese vuole restituire lo sgarbo al Verona, trascinata dall'azzurro Lucca
Monica Tosolini

Udinese-Verona non è solo il derby del Triveneto ma, ricorda il Messaggero Veneto, negli anni ’80 era anche “la “madre” di tutte le partite. Da una parte Zico ed Edinho, dall’altra Brigel ed Elkjaer. Da una parta la squadra friulana che doveva essere pian piano costruita per lo scudetto, dall’altra quella che il tricolore lo vinse davvero guidata in panchina da Osvaldo Bagnoli. Sono lontani quei tempi in cui a Nord-Est si pensava in grande, ma il fatto di avere bianconeri e gialloblù in serie A è un bel punto di partenza”.
Oggi l’Udinese ha appena festeggiato i 40 punti ed è stabile nella parte sinistra della classifica, il Verona è a caccia di preziosi punti salvezza.
Runjaic dovrebbe affrontare gli scaligeri con il 4-4-2, mettendo da parte il 3-5-2 proposto a Roma contro la Lazio. Uno schieramento che fa “la gioia soprattutto di Atta, in panchina all’Olimpico, e di Ekkelekamp che in questo modulo può muoversi con più autonomia in giro per il campo. Runjaic ha ufficializzato l’impiego di Zemura al posto dello squalificato Kamara, ballottaggio per la maglia di terzino destro con Kristensen in vantaggio su Ehizibue per contrastare i due attaccanti del Verona, Sarr e Tengstedt, che non sono esattamente due pesi leggeri. Le due coppie centrali (Bijol-Solet e Lovric-Karlstrom) non si toccano, altrettanto quella d’attacco Thauvin-Lucca. Quest’ultimo è stato convocato da Spalletti per l’appuntamento di Nations League contro la Germania. Il modo migliore per festeggiare la chiamata è continuare a fare gol gol”.

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