Il Messaggero Veneto analizza il ‘caso Becao‘, giocatore che meglio rappresenta con il suo rendimento l’anomala stagione bianconera. Perno della difesa, leader della retroguardia fino alla decima giornata, quella dello 0-0 con la Lazio. Poi l’infortunio, le vicende contrattuali con l’accordo in scadenza nel 2024 che non ha voluto rinnovare. E il ritorno dopo il Mondiale. Nel 2023 però non si è rivisto il difensore sicuro che arginava qualsiasi avversario. Poteva sembrare un problema di condizione, ma dopo 9 gare l’alibi non regge più. E il pensiero va a quel mancato rinnovo di contratto e alle voci di mercato che volevano Inter, Atalanta e Everton interessate a lui.
L’agenzia che ha la procura di Becao ha pubblicato a inizio febbraio un post: «Il lavoro non si ferma mai. Anche con la sessione invernale chiusa, andiamo avanti a lavorare focalizzati verso future opportunità. Abbiamo avuto incontri con Inter e Atalanta in ottica estiva per il calciomercato europeo!». Scrive Massimo Meroi: “D’accordo che al futuro ci pensano i procuratori, ma se questo è l’andazzo, è impensabile che il calciatore sia totalmente focalizzato sul presente.reazioneL’assist poi non sfruttato da Dzeko, l’assurdo intervento in scivolata in occasione del primo gol dello Spezia evidenziano una manzanza di concentrazione. Certo, il ruolo di centrale, ricoperto domenica per la squalificata di Bijol, presuppone compiti e responsabilità diverse, ma da un giocatore del suo spessore ci si aspetta un altro rendimento e una immediata reazione. A meno che il Becao del 2022 (perché anche con Cioffi aveva fatto benissimo) non fosse stato l’eccezione”.
