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Messaggero Veneto: Attenti al contagio

Il Dt Pierpaolo Marino domenica, a meno di due ore dalla sfida con la Lazio, ha annunciato che il Covid è arrivato nell'isola felice che era l'Udinese.
Monica Tosolini

Il Dt Pierpaolo Marino domenica, a meno di due ore dalla sfida con la Lazio, ha annunciato che il Covid è arrivato nell’isola felice che era l’Udinese. Rispettando la privacy, non ha fatto nomi ma ha comunque fatto sapere che a portare il Coronavirus in casa bianconera è stato un giocatore di rientro dalla Nazionale. Non è difficile stringere il cerchio su chi può essere stato, visto che Larsen, De Paul e Pereyra domenica erano regolarmente in campo mentre Okaka, Lasagna e Nestorovski no, con il macedone out già dalla gara contro il Genoa, in cui è stato depennato dai disponibili per un problema che pare sia sorto durante il riscaldamento. Alle assenze dell’ultim’ora di Mandragora e De Maio contro la Fiorentina, domenica si sono aggiunte quelle di Nicolas, Ouwejan e Makengo. Sabato aveva già destato perplessità la mancata conferenza stampa della vigilia di mister Gotti e l’assenza di una lista convocati.

E’ il caso, però, di guardare avanti, cioè alla gara con l’Atalanta. Scrive Stefano Martorano sul Messaggero Veneto: “l’Udinese potrebbe anche chiedere di non giocare contro l’Atalanta qualora le positività aumentassero, appellandosi alla normativa Uefa che concede il rinvio (una sola volta all’anno) ai club che hanno avuto almeno dieci positivi nell’arco di una settimana, ma che al tempo stesso impone di giocare avendo almeno 13 giocatori sani (12 più il portiere), uniformando così il positivo Covid al pari di un infortunato.In attesa di ulteriori comunicazioni ufficiali, è certo che solo l’azienda sanitaria locale saprà il numero delle positività all’interno del club in settimana, visto che per regolamento ogni società di serie A deve dichiararle al presidio sanitario territoriale, ma è certo che il cluster bianconero andrà monitorato con attenzione, ricordando che il protocollo medico adottato dalla Figc impone l’isolamento fiduciario a tutti i membri del gruppo squadra, compresi i negativi che per continuare ad allenarsi devono sottoporsi all’esecuzione dei test molecolari ogni 48 ore, e agli esami sierologici a cadenza di 10 giorni. È proprio quello che ha già fatto l’Udinese (oggi a riposo), allenatasi ieri con Gabriele Cioffi al timone, assistito dai collaboratori tecnici Giampiero Pinzi, Ismael Garcia e Enrico Iodice. Gotti infatti è rimasto a casa e ha delegato, senza dunque avvalersi del drone usato dal suo collega Pioli, positivo, che al Milan sta allenato in smart working da tre settimane. Va inoltre ricordato che nel giorno della partita sono previsti test rapidi con risposta in 4 ore e che la quarantena, ridotta da 14 a 10 giorni dalla circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020, è revocabile solo a fronte di accertate negatività”.

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