Il Gazzettino torna sui torti arbitrali che, dopo la sconfitta di Bergamo, hanno fatto nuovamente sbottare il Group Technical Director Gianluca Nani. Il quotidiano ripercorre, gara per gara, quanto accaduto nei primi 12 turni di campionato. Nulla da eccepire nelle gare contro Bologna, Lazio, Como, Parma, Lecce e Cagliari ma è proprio nelle gare in cui la squadra di Runjaic è uscita sconfitta che si notano episodi dubbi. A “Roma, dove Dovbyk spinge via Kristensen prima del rigore (dubbio) di Bijol su Dybala, anche se resta un errore calato in mezzo a una prestazione, va detto, pessima da parte delle zebrette. I primi rimbrotti friulani arrivano contro l’Inter quando Calhanoglu ferma Thauvin con tackle da dietro, fallo non fischiato e doppia beffa: il gol dell’Inter due azioni dopo e l’infortunio del talento francese che resterà fuori più di un mese. Non va meglio con l’altra milanese; a San Siro manca un rigore clamoroso su Kabasele ma anche probabilmente un altro per mano di Pavlovic, mentre le revisioni certosine del Var portano all’annullamento dei gol di Ehizibue e Kabasele allo scadere; fuorigioco millimetrici, vero, ma giusti da rilevare. A Venezia mastica ancora amaro l’Udinese per il mancato giallo ad Haps (poi ammonito, sarebbe stato espulso) e il rosso a Touré, che non era proprio ultimo uomo. Da non sottovalutare la decisione sul secondo rigore, con Kabasele che impatta il pallone con la mano dopo una netta deviazione con la gamba. In casa contro la Juve restano dubbi sull’uscita di Di Gregorio su Payero in area di rigore e sulla spintarella di Davis a Gatti sul gol annullato. Il bis lo si ha a Bergamo con una spinta ancora minore dell’inglese su De Roon che porta all’annullamento della rete; colpisce la mancanza di gialli ben 4 ma soprattutto su Ruggeri per un gomito largo su Lovric, da “arancione”. E poi c’è la madre di tutte le sviste, il mancato rigore per mani su Hien con inspiegabile silenzio del Var”. Il dossier registra una preoccupante crescita alla quale sarebbe bene mettere un freno
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