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Il Gazzettino: Runjaic nervoso, errori e polemiche

I bianconeri hanno affrontato il Monza con una preparazione deficitaria

Monica Tosolini

L’imprevista sconfitta con il Monza e l’atteggiamento di Runjaic davanti alla stampa nel consueto post partita indicano che questo è forse il momento più delicato per il tecnico bianconero alla sua prima stagione in Friuli. Sul banco degli imputati per il ko contro i brianzoli ci è finito lui, anche per la scelta impopolare di non inserire Alexis Sanchez. Il Gazzettino oggi spiega che “l’Udinese (rimasta a quota 44 in classifica) non ha perso perché non è stato utilizzato il “Nino Maravilla”, sia chiaro. E non possiamo certo colpevolizzare l’allenatore per la sua decisione, pur impopolare, anche se chi è stato preferito al cileno, Pafundi, ha generato la sconfitta sbagliando un passaggio corto e innescando la rapidissima ripartenza dei brianzoli, che poi hanno trovato il gol del 2-1 con Keita Balde.
L’Udinese ha perso, in primis, perché non c’era con la testa, perché ha fatto confusione, perché non era stata preparata la gara come si doveva fare, soprattutto a livello mentale. Poi perché è stata mandata in campo una squadra con una sola punta di ruolo, come era successo sovente negli ultimi tempi. E ciò ha dato un insperato aiuto al Monza che, dopo un avvio balbettante, in cui ha incontrato notevoli difficoltà a imbastire un’azione degna di essere menzionata, si è via via organizzato, favorito dal gioco sonnolento, improvvisato e confusionario dei bianconeri. Il povero Davis, là davanti, è stato reso inoffensivo dalla difesa brianzola, e in particolare dal diretto avversario Brorsson, che alla fine ha fatto un figurone. Fa poi discutere l’esclusione iniziale di Lucca. Il bomber di Moncalieri era reduce da quattro turni di stop per un malanno muscolare, da cui però si è ripreso bene. Lo ha dimostrato nella ripresa, quando è parso una furia scatenata, segnando un gol che solo un attaccante di razza come lui sa fare, oltre ad aver sfiorato in altre tre occasioni il bersaglio. In ogni caso, se Runjaic non si fidava ciecamente di Lucca a tempo pieno, aveva altre due soluzioni: Sanchez o Bravo. Eventualmente anche Pafundi”.

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