Poche ore prima della conferenza stampa pre Atalanta, Mister Kosta Runjaic ha parlato al portale ‘Kicker’, raccontando la sua avventura in Italia: “È logico che i tifosi italiani non conoscessero un allenatore che negli ultimi 7 anni aveva lavorato nell’Ekstraklasa polacca – le sue parole riprese da Il Gazzettino -. In Germania nessuno conosce veramente il mister del Verona o quello del Broendby, anche se sono sicuramente competenti. A loro volta, dopo l’esordio i giornalisti sono andati addirittura da un parrucchiere a Udine per chiedere di me. A quanto pare ora tutti vogliono conoscermi meglio“.
La dirigenza udinese, in particolare Gino Pozzo e Gianluca Nani, invece lo conosceva bene e lo seguiva da tempo. “Quando sono iniziati i colloqui con me, il club ha annunciato di voler sviluppare un nuovo tipo di gioco e di assumere un allenatore con nuove idee e uno sguardo nuovo sulla serie A. Così ho avuto la mia occasione. Per quanto riguarda le prime settimane, sono state effettivamente un po’ complicate. Il lavoro sulla rosa è continuato, i giocatori sono arrivati in momenti differenti e con una preparazione fisica diversa. Giorno dopo giorno ho dovuto creare diversi gruppi di allenamento, ognuno doveva lavorare con un ritmo diverso ed è stata gestita diversamente l’intensità delle sedute. In tre si sono uniti al gruppo nell’ultimo giorno di mercato“. L’obiettivo? “Negli ultimi 10 anni l’Udinese non ha mai chiuso la stagione oltre il 12° posto, quindi si può immaginare cosa sta succedendo ai tifosi in questo momento. Come mister però devo rendermi conto che questo è un momento, né più né meno. Il nostro traguardo primario è quello di disputare una stagione stabile. Pensando in modo strategico, lavoriamo sui modelli di gioco, sulla loro implementazione e sullo sviluppo dei giovani per raggiungere un livello superiore”.