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Il Gazzettino, Marino: “Il grande acquisto di gennaio è Sanchez”

L'ex tecnico bianconero: «Senza compiti di copertura, come Di Natale con me, diventerà decisivo negli ultimi 20 metri»
Monica Tosolini

Pasquale Marino, tecnico dell’Udinese dal 2007 al 2010, ha parlato a Il Gazzettino della squadra di Runjaic, con vista sul futuro. L’allenatore siciliano ha detto: “L’Udinese sta accusando una flessione di rendimento premette , ma è fisiologico e capita a tutti. Non scordiamoci che nel torneo scorso ha rischiato la retrocessione. Avevo seguito l’ultimo atto a Frosinone e non mi aveva fatto una buona impressione, nonostante il successo. Era stata anche un tantino fortunata. Insomma, oggi non si può pretendere che vada tutto al meglio, anche se nel complesso il comportamento è sicuramente buono: lo “dicono” la classifica e la qualità di gioco. Come buona è stata la prestazione a Empoli, contro un avversario difficile, che attraversa un felice momento”.
Sul nuovo mister: “Kosta Runjaic sta dimostrando di essere un valido allenatore: non è facile, per uno straniero che debutta in A, adattarsi alla realtà tecnico-tattica. Lui invece ci sta riuscendo. La sua Udinese pratica un buon calcio e rispetto a un anno fa ha la mentalità vincente, giocando sempre per i tre punti e senza farsi mai schiacciare dall’avversario, chiunque esso sia. Questo atteggiamento mi piace ed è importante”.
Un acquisto che si rivelerà importante, da gennaio, è Alexis Sanchez, che lui ha allenato: “Vedrete che Sanchez si rivelerà il grande “acquisto” di gennaio. È ancora uno in grado di fare la differenza: negli ultimi 20 metri può essere decisivo con le sue serpentine, la sua tecnica e la sua scaltrezza. Sta al mister trovargli la posizione giusta, evitandogli di spendere energie in copertura. Alexis non può fare questo e quello, ma in fase propositiva darà una spinta poderosa alla squadra. Vanno sempre sfruttate le migliori qualità di un giocatore”.
Sul Genoa, prossimo avversario: “È una squadra scorbutica e darà l’anima. Ma al momento non ritengo che il lavoro del nuovo allenatore abbia prodotto gli effetti benefici che sono negli auspici dello stesso tecnico, della società e dei giocatori. Il vero Genoa si dovrebbe vedere tra qualche domenica, tuttavia i bianconeri faranno bene a non fidarsi”.

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