Venerdì torna a Udine il Milan, a quasi 15 mesi di distanza dal caso sollevato nella sfida del 20 gennaio 2024 che venne sospesa per 5 minuti in seguito alla denuncia di insulti razzisti da parte di Maignan. Una vicenda che costò una ingiusta gogna mediatica a tutto il Friuli. Il presidente dell’AUC Bepi Marcon, a Il Gazzettino, lancia un appello alla tifoseria bianconera: “Fu un caso che di certo non aveva fatto piacere. Già a suo tempo avevo esternato le mie sensazioni, ma ora l’importante è guardare avanti. Per questo penso che la via migliore sia quella della totale indifferenza nei confronti dell’estremo. Partiamo dal presupposto, ma non serve nemmeno ribadirlo, che siamo assolutamente contrari a ogni forma di razzismo, che condanniamo. Le parole di Maignan nella gara di una stagione fa avevano gettato cattiva luce su tutto il Friuli, quando in realtà l’inchiesta dimostrò che si trattava di un episodio del tutto isolato, con insulti da parte di 4-5 persone, tra l’altro subito individuate e allontanate dalla società. Quel che mi auguro è ovviamente che non si verifichi nulla di simile e che non ci siano strascichi. Immagino che potrebbero esserci dei fischi, ma ribadisco che la via dell’indifferenza in certi casi è la migliore”.
Il Gazzettino: Maignan torna a Udine, Marcon ai tifosi “Non fischiatelo”
Il presidente dell'AUC chiede un atteggiamento di indifferenza verso il portiere rossonero
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