Il momento ‘no’ dell’Udinese è sotto gli occhi di tutti e viene sviscerato in ogni tematica. Quella del crollo finale una volta raggiunto l’obiettivo è uno degli argomenti maggiormente attenzionati e Il Gazzettino oggi paragona l’andazzo di questi tempi a quello della stagione 1995/96 quando al timone della squadra c’era Alberto Zaccheroni: “Il comportamento dell’Udinese è molto simile a quello dell’undici di Alberto Zaccheroni che, nel 1995-96 (da allora i bianconeri sono stabilmente in serie A), una volta conseguita la salvezza, inconsciamente abbassò la guardia. Dopo aver chiuso il girone di andata all’ottavo posto con 25 punti in coabitazione con la Roma (in 17 gare dato che allora il campionato era a 18 squadre) nel ritorno ebbero un rendimento insufficiente scesero in undicesima posizione conquistando appena 16 punti, vanificando una ghiotta opportunità per migliorare non solo il risultato dell’andata, ma anche per sperare di accedere alla Coppa Uefa”.
Il quotidiano indica quello che secondo lui è il primo colpevole, mister Runjaic: “Nel momento topico non è riuscito a dare quella energia che avrebbe consentito alla squadra di limitare i danni in attesa di ritrovare la sua luce Thauvin e di recuperare pure Davis; di questi tempi nulla sta funzionando. Il tecnico non può chiamarsi fuori, ha le sue colpe per come stanno andando le cose, invece di lanciare segnali positivi, trasmette ansia a paura alla squadra. Nella nostra edizione di ieri abbiamo sottolineato che prima della gara con il Milan mai e poi mai doveva dire “non abbiamo nulla da perdere”. Non esageriamo ora. La squadra che gli ha affidato la proprietà non ci sembra male, Runjaic non solo ha potuto contare su Solet, ma anche su Atta che settimana dopo settimana sta mostrando il suo vero volto, quello del giocatore tecnicamente valido, dalla spiccata personalità capace di eseguire più compiti per cui era lecito attendersi un finale in crescendo per porre basi solidissime in vista della propria stagione anche perché i Pozzo non sono affatto appagati dopo i lusinghieri risultati ottenuti dall’Udinese durante la loro lunga gestione iniziata nel 1986, il sogno europeo per loro è sempre valido, ma è chiaro che se la squadra dovesse concludere in rottura, tutto diventerebbe più difficile in ottica futura”.
Il Gazzettino: L’Udinese fa il passo del gambero
Mister Runjaic tra i colpevoli principali
249
articolo precedente