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Il Gazzettino: Juric e Tudor, pericolo croato per i bianconeri

Il Gazzettino sottolinea una curiosità proposta dal calendario: nelle prossime due partite l'Udinese affronterà due allenatori croati che stanno incidendo nella serie A con Torino e Verona.
Monica Tosolini

Il Gazzettino sottolinea una curiosità proposta dal calendario: nelle prossime due partite l’Udinese affronterà due allenatori croati che stanno incidendo nella serie A con Torino e Verona. Il quotidiano scrive: “il primo avversario croato della lista sarà proprio Ivan Juric, che da squalificato non potrà però sedersi in panchina. Si parte, per così dire, con il livello più facile, almeno rifacendosi alla classifica. Alla Dacia Arena domani alle 18 arriveranno, mentre domenica prossima alle 15 i bianconeri si trasferiranno a Verona per fronteggiare gli scaligeri dell’ex. Juric e Tudor, Ivan e Igor, spalatini, sono divisi temporalmente da due anni e mezzo: il 25 agosto del 1975 era nato Juric, il 16 aprile del 78 Tudor. Hanno un filo comune che li lega, ovviamente, alla principale squadra della città croata, l’Hajduk, dove si incrociano anche nella stagione 1995-96, quando il difensore Igor viene promosso dalle giovanili, giocando al fianco del guerriero di centrocampo Ivan, pronto al salto nel calcio che conta. L’anno successivo infatti Juric vola in Spagna, dove Siviglia e Albacete lo iniziano al passaggio in Italia, dove milita con Crotone e Genoa. Un Genoa che diventa il teatro del suo finale di carriera da calciatore e contestualmente l’inizio di quella da allenatore. Diversamente da Tudor, che per iniziare la sua seconda vita torna invece a casa, in quella Spalato che gli concede le sicurezze necessarie per intraprendere il nuovo percorso. Tutto questo dopo aver lasciato un segno indelebile in serie A da calciatore, in particolare con la maglia della Juventus difesa per numerose stagioni, a eccezione di un anno a Siena.

Un bianconero che Tudor torna a sposare anche nella prima avventura italiana da allenatore. Lo fa con l’Udinese, che crede nelle sue qualità di emergente dopo le avventure in giro per l’Europa con Paok Salonicco, Karabukspor e soprattutto Galatasaray. In Friuli centra due salvezze, in due momenti distinti, subentrando sempre in corsa. Non va benissimo invece dall’inizio della stagione, e per questo torna all’Hajduk. Da qui un’esperienza da vice di Pirlo alla Juve e ora l’avventura veronese. Dopo tre sconfitte con Di Francesco, i gialloblù rifioriscono grazie ai concetti di gioco di Igor, che ora studia per provare a pilotare una grande. E dopo l’1-1 stiracchiato dell’andata, vorrà sicuramente far vedere alla sua ex squadra al ritorno di che pasta è fatto. Ma prima l’Udinese deve pensare al Torino, al primo step dell’esame di croato che testerà il processo di crescita bianconera dopo un mese negativo: la falsa partenza del 2022″.

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