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Il Gazzettino, Inler: “Gran lavoro, ma non abbiamo finito”

Il Direttore dell'area tecnica ha fatto il punto della situazione nel Podcast di Banca360 Fvg
Monica Tosolini

A otto turni dalla conclusione del campionato, Gokhan Inler ha parlato a 360 gradi della stagione dell’Udinese, che con gli arrivi suo, di Nani e di Runjaic ha svoltato. Il Dt bianconero è stato intervistato nel podcast Fuarce Udine di Banca360 Fvg, ripreso da Il Gazzettino, partendo da questo finale di stagione: “È stato fatto un grande lavoro fino a oggi, ma non abbiamo finito, dobbiamo spingere anche negli ultimi mesi. La squadra ha cambiato mentalità e mi rivedo nei ragazzi: hanno bisogno di sostegno, per loro è fondamentale la mia esperienza. Da calciatore a dirigente cambia tutto”.
Ricorda: “Avevo iniziato in Friuli la mia esperienza all’estero e in 4 anni abbiamo fatto bene. La mia carriera è stata intensa e soddisfacente, perché ho vinto abbastanza trofei. Volevo finire di giocare più tardi possibile e ho smesso a 40 anni. Ho ricominciato con una nuova veste all’Udinese: è un grande orgoglio, essere tornato, e di questo ringrazio la famiglia Pozzo”.
Inler è molto dedito al lavoro: “L’alimentazione conta molto, quando giochi a pallone: devi essere attento a mangiare cose sane. Io sono astemio, quindi non bevo alcool. Sono sempre stato così, nei brindisi fingo, soprattutto per rispetto, ma non sono uno che beve. Dopo la carriera da giocatore voglio sempre mantenere una presenza fisica giusta”. Ed ecco un passaggio sulla cucina friulana di cui gli piacciono “Tante cose, soprattutto la polenta con il capriolo. Il fritto è un po’ pesante, ma non è male, mentre la polenta mi piace tanto. Udine per me rappresenta il luogo dove sono cresciuto, mi sono sempre sentito in famiglia e sono stato rispettato. Qui sento l’affetto dei tifosi”.
Tornando all’attualità, “La squadra sta facendo bene e c’è tanto lavoro dietro. Il mister lavora dando il massimo ogni giorno. Siamo entrambi due grandi lavoratori, direi. Runjaic ha la testa da tedesco, con alcune cose balcaniche. Cura le cose per bene: quando abbiamo problemi, li vuole risolvere subito. Io cerco sempre di spiegare le cose con educazione ai giocatori, magari in maniera decisa. Parlo anche un po’ di friulano: “mandi biel e buse i fruts””.

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