Paron Pozzo è venuto allo scoperto confermando la trattativa per la cessione dell’Udinese, spiegando che la sua famiglia sogna di realizzare un modello in stile Atalanta e puntualizzando che il discorso con il Fondo americano è ancora aperto. Il Gazzettino scrive che “Paron” Pozzo dunque non sembra intenzionato a cedere l’intero pacchetto azionario. Vorrebbe tenersi il 20% ed è questo, forse, il motivo per cui la complessa trattativa non ha avuto il suo epilogo venerdì in Lussemburgo, quando era in programma il “closing”. L’intesa ha subito probabilmente un naturale rallentamento, del resto plausibile, perché in ballo ci sono 185 milioni di euro. Inoltre non si è ancora del tutto esaurito il lavoro a livello burocratico sul bilancio di fine stagione e sulle incombenze legate all’organizzazione della Supercoppa europea del 13 agosto. Comunque non ci sarebbero motivi tali da generare una brusca inversione di rotta, simile a quella verificatasi tre volte in passato, quando Maurizio Zamparini, nel 1990, 91 e 93, sembrava essere riuscito a convincere Pozzo a cedergli l’Udinese. Ci potrebbero essere ulteriori rallentamenti, una possibilità che va messa in preventivo, anche se voci sempre più insistenti dicono che in settimana ci dovrebbe essere la fumata bianca. L’Udinese verrebbe controllata interamente dal Fondo di New York, che ha mire ambiziose e ha stanziato ulteriori 1600 milioni per l’acquisto di altre società europee”.
Il Gazzettino: Il Paron non molla, settimana decisiva
Pozzo: «Al di là di chi sarà al timone, stiamo lavorando per il bene del club»
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