Il Gazzettino di occupa ancora della trattativa per la cessione dell’Udinese e interpella Franco Dal Cin, colui che portò Zico a Udine e il manager che nel novembre del 1990, insieme all’industriale veneto Paolo Sinigaglia, titolare della Simod, aveva tentato la scalata all’Udinese. Dal Cin oggi si dice perplesso riguardo alla trattativa. “Premetto dice che seguo da lontano la vicenda e non sono “dentro” la trattativa. Ma, in base a quello che viene detto e scritto, ho molti dubbi sul fatto che l’operazione vada felicemente in porto. Mi riferisco soprattutto alle cifre: quei 150 milioni di euro che il fondo americano garantirebbe a mio avviso non rispecchiano il valore dell’Udinese, che ritengo più alto”. E spiega: “Anche gli 80 milioni ipotizzati per la cessione di tre elementi (Bijol, Lucca e Silet) che entrerebbero in gioco nell’operazione non mi convincono – aggiunge -. Si sente poi dire che ai Pozzo rimarrebbe un 20% della società e che avrebbero la responsabilità della gestione sportiva, oppure che Gianpaolo Pozzo potrebbe fare il presidente onorario della nuova Udinese. Conoscendolo, credo che mai accetterebbe questo incarico. Il “Paron” ha idee forti – spiega Dal Cin -, è intuitivo, competente e di provata esperienza. Insomma, è in grado di essere ancora validamente operativo per il bene del club bianconero”.
Per questo, dice, “Non ritengo che l’eventuale cessione, e tengo a sottolineare “eventuale”, sia poi legata a difficoltà economiche – puntualizza -. Sempre nel rispetto della logica, l’unico vero motivo potrebbe legarsi a età o salute del patron, al quale naturalmente auguro lunga vita. Ma non è così: l’ho visto molto di recente in televisione e mi è parso in gran forma. Insomma: nemmeno sforzandomi, riesco a fornire una spiegazione che giustifichi un cambio della guardia al timone della società“.
Infine ricorda un episodio del passato: “Anni fa ci avevo provato anch’io. Quando ci eravamo incontrati con il presidente, era il novembre del 90, gli avevo consegnato una busta con un assegno di un miliardo di lire (come caparra, ndr) per dimostrare che volevamo realmente e seriamente acquistare l’Udinese. Lui nemmeno l’aprì. E in seguito disse no ad altri imprenditori, vedi Zamparini. Per lui il club rappresentava e rappresenta qualcosa di molto importante anche dal punto affettivo. Lui è un friulano ed è il primo tifoso bianconero. Non credo proprio che si metterà da parte”
Il Gazzettino: I dubbi di Dal Cin, “Pozzo è un tifoso”
Parla il manager che cercò invano di acquistare la società bianconera
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