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Il Gazzettino, Gerolin: “Pozzo rappresenta l’università del calcio”

L'ex bianconero: "Il "Paron" sa educare i giovani calciatori e farli crescere al meglio"
Monica Tosolini

Della possibile cessione dell’Udinese al fondo statunitense Guggenheim ha parlato anche Manuel Gerolin a Il Gazzettino: “Se davvero dovesse verificarsi il cambio di proprietà, la società perderebbe una figura che ha fatto molto bene all’Udinese. I Pozzo sono diventati “l’università del calcio”, sanno educare i ragazzi, per poi farli crescere, e l’Udinese targata Pozzo si è fatta conoscere in tutto il mondo. Quando ero nel club per cercare talenti in tutto il mondo, in Nuova Zelanda, in Brasile e in altri Paesi del Sud America, tutti conoscevano l’Udinese, ma non sapevano con precisione dove si trovasse il Friuli. La squadra bianconera nella gestione Pozzo è sinonimo di modernità, divertimento e calcio “vero”. In trasferta non eravamo mai contestati, né fischiati. L’Udinese degli ultimi trent’anni è sempre piaciuta a tutti. Ipotizzando la vendita delle azioni dei Pozzo, l’acquirente dovrebbe alzare ulteriormente l’asticella, anche se è difficilmente replicabile ciò che ha fatto sinora una squadra che per 11 volte si è qualificata per una Coppa europea, chiudendo sovente il cammino in campionato nei posti che contano e trasformando talenti pescati ovunque in giocatori di assoluto valore, desiderati dai club più ricchi”.
Tanti ricordi snocciolati dell’ex centrocampista: ” Quando il sabato arrivavano a Udine da Barcellona prendevano di petto la situazione: erano sempre a contatto con la squadra e nulla era lasciato al caso. Se talvolta c’era aria di crisi lasciavano subito la Spagna e in poco tempo erano in Friuli, per trovare le soluzioni più idonee. E ci riuscivano sempre. La loro gestione societaria ricorda quella che c’è stata in Friuli nel post terremoto, quando ci si è mossi subito, compatti, con spirito di sacrificio e idee, ricostruendo in tempi record i luoghi più colpiti dal sisma. “Paron” Pozzo ha fatto altrettanto: le crisi con lui durano sempre poco e la squadra si rimette prontamente in sella, vogliosa di far bene”.
Perciò, “Se Pozzo dovesse davvero lasciare l’Udinese, il movimento del calcio italiano non potrebbe che essere più che mai dispiaciuto, pensando a come la famiglia ha saputo concretizzare progetti innovativi proiettati più che mi verso il futuro. Ecco perché continuo a ripetere che i Pozzo rappresentavo l’università del calcio”.

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