Il Gazzettino: Davis l’uomo in più per l’obiettivo 50

Contro il Bologna l’Udinese, pur priva di diversi titolari, ha convinto. E’ emerso su tutti Keinan Davis, attaccante inglese che ha fatto capire quanto possa essere mancato alla squadra. Ma si è ben comportato anche Kabasele, che non vedeva il campo dal 26 gennaio quando contro la Roma, dopo soli 7 minuti, ha dovuto sostituire l’infortunato Tourè. La squadra è tornata ai livelli a cui aveva abituato, evidenziando così, secondo Il Gazzettino, due rimpianti: quello di essersi sganciata dal treno per l’Europa troppo presto e quello chiamato Keinan Davis, giocatore che è mancato davvero tanto. Lo dicono i numeri: “Finora è stato utilizzato 19 volte su 34, 7 delle quali dall’inizio, per un totale di appena 813′. Poco, è ovvio, ma nelle ultime quattro tappe potrebbe essere determinante per le fortune della sua squadra e la conquista del decimo posto, come lo era stato un anno fa firmando la salvezza dei bianconeri. È un giocatore che somiglia a Lukaku, con la differenza che lui parte più da lontano, mentre il bomber del Napoli ama andare subito in profondità. Entrambi hanno il piede “educato” e potente. Però Davis ha da poco compiuto 27 anni, quindi è ancora giovane e potrebbe fare tanto per l’Udinese”.
Il quotidiano, poi, fa mea culpa per le critiche volte a Runjaic recentemente e ne sottolinea i meriti per quanto fatto vedere dalla squadra contro il Bologna: “Diamo merito pure a Runjaic di aver azzeccato ogni cosa: formazione, vestito tattico, cambi in corso d’opera. Un capolavoro. Crediamo sia doveroso evidenziarlo dopo le (numerose) critiche mossegli per le cinque sconfitte consecutive dei bianconeri. Anche sul piano caratteriale il tedesco ha saputo caricare nella giusta misura i suoi (e non era cosa facile): in campo c’erano undici guerrieri con la bava alla bocca, protagonisti di un grande primo tempo, in cui è mancato loro solamente il gol”.