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Il Gazzettino: Con Kristensen e Solet la difesa sarà più solida

La situazione del reparto arretrato migliorerà con il rientro del danese e la disponibilità di Solet da gennaio
Monica Tosolini

Nonostante le ultime sconfitte, dopo 12 giornate l’Udinese ha 16 punti e una classifica buona. Il Gazzettino analizza aspetti positivi e negativi della squadra di Runjaic. Tra quelli ‘ da aggiustare’ c’è sicuramente la difesa. Il quotidiano scrive: “I difensori bianconeri dovrebbero essere sempre concentrati e attenti, mentre a Bergamo sono andati in tilt in occasione dei due gol degli orobici. Un peccato, perché l’Udinese per lunghi tratti è apparsa migliore dell’Atalanta. Come minimo meritava il pari, per la sua organizzazione di gioco, per come tutti hanno interpretato il copione di Runjaic e per le occasioni create, numericamente superiori a quelle degli avversari.
Non vogliamo concedere alibi o scusanti all’Udinese, ma in difesa si avverte l’assenza di un elemento come Kristensen, che sinora ha giocato con il contagocce a causa dei problemi di natura muscolare dai quali non si è completamente ripreso. Il danese, da cui è lecito attendersi un’ulteriore crescita dopo il positivo campionato scorso, dovrebbe essere dichiarato abile per la ripresa delle ostilità. Ossia quando i bianconeri, nel tardo pomeriggio di lunedì 25 novembre, saranno di scena a Empoli. Di certo però non potrà ritrovare d’incanto la condizione atletica migliore per rendere più ermetico il reparto. Anche da Touré, alla prima annata in bianconero, non si può pretendere un costante rendimento elevato. La situazione dovrebbe migliorare con il nuovo anno solare, visto che dal primo gennaio mister Kosta Runiajc potrà contare sul francese Oumar Solet, 25 anni il 7 febbraio, 192 centimetri di altezza, che si allena con l’Udinese da un mese e mezzo. Solet aveva rescisso il contratto che lo legava al Salisburgo a metà 14 settembre. Indosserà la maglia numero 28 e non vede l’ora di dimostrare il suo valore, contribuendo a rendere più ermetico il settore. Fisicamente è molto forte. Dotato anche di buona tecnica, può agire sia da centrale, che sul centro-destra (o dall’altra parte). Inoltre sa muoversi anche nella retroguardia a quattro che costituisce uno dei pensieri (quasi) fissi del tecnico tedesco. Lui, Bijol e Kristensen dovrebbero insomma costituire un solido baluardo arretrato”.

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