L’Udinese che ha pareggiato all’Olimpico deve avere la consapevolezza di potersela giocare con chiunque. Lo scrive oggi Il Gazzettino che ricorda: “Gino Pozzo in estate ha pescato elementi di valore non solo in chiave futura, ma in grado di far fare da subito il salto di qualità ai bianconeri. L’acquisto di Beto è un suo capolavoro: il portoghese è un’arma micidiale che sa fare reparto anche da solo. Le sue qualità devono essere sfruttate sempre al meglio, come è stato fatto nel primo tempo. Il valore del cartellino di Beto vale già il doppio rispetto a quanto pagato ad agosto. Contro la Lazio alla squadra è però mancata ancora una volta la continuità. A inizio ripresa era lecito attendersi le sfuriate laziali, ma l’impressione è che l’Udinese si sia eccessivamente chiusa, sperando di trovare ancora il gol in contropiede. È stato commesso qualche errore di troppo, soprattutto nelle circostanze delle due reti segnate dai laziali per il provvisorio 3-3. Poi l’espulsione (sacrosanta) di Patric aveva spianato la strada verso il successo. C’erano modo e tempo per riportarsi in vantaggio e chiudere il match, ma Molina ha commesso un’ingenuità su Radu. Forse il giallo è stato un provvedimento eccessivo, tuttavia con la Lazio in 10 bisognava evitare inutili falli. Non solo: era lecito attendersi da Gotti la sostituzione dello stesso Molina, già ammonito. Con il senno di poi sono dunque due punti persi, al di là della prodezza finale del leone Arslan con il tiro del 4-4. Peccato: difficilmente ricapiterà una così ghiotta opportunità di vincere sul campo di una delle 7 sorelle. Rimane la consapevolezza di potersela giocare con tutti”.
Il Gazzettino: Beto e Arslan leoni all’Olimpico
L'Udinese che ha pareggiato all'Olimpico deve avere la consapevolezza di potersela giocare con chiunque.
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