Gianfranco Cinello conosce bene la realtà Udinese e, anche da fuori, continua a seguirla. Della stagione appena conclusa con una salvezza mai così in bilico, a Il Gazzettino dice: “Ora la società è chiamata a programmare al meglio l’immediato futuro, tenendo in debito conto tutto ciò che è successo lungo il cammino. Non tiriamo in ballo scuse, ma piuttosto diamo la giusta lettura anche ai numeri. Sono stati utilizzati, chi più chi meno, Lucca, Davis, Success e Brenner, ma il piatto piange – osserva -. I quattro complessivamente hanno realizzato 10 gol: se vai a bersaglio con il contagocce non puoi non rischiare di retrocedere. Aggiungiamoci se volete i 4 centri di Thauvin, ma la situazione non cambia. Servirà un attaccante, ma io mi aspetto di più da Brenner. Non mi è piaciuto, mi è sembrato ancora immaturo per il massimo campionato italiano, forse perché arrivava da un torneo, quello americano, che non può essere paragonato come difficoltà e intensità alla serie A. Speriamo che l’anno venturo faccia vedere il suo vero volto. In generale, e mi riferisco anche ad altri settori, serve più qualità dal punto di vista tecnico, perché sotto il profilo fisico l’Udinese è a posto. Vanno pure rinforzate le corsie. Infine, aggiungerei un puntello in mezzo al campo”.
Non servono, invece, ritocchi in difesa secondo l’ex bianconero. In vista della prossima stagione, spiega Cinello, “la squadra dovrà essere allestita prima dell’avvio del campionato, se non completamente almeno al 90%. Mi rendo conto comunque che la vicenda di Pereyra che ambiva a giocare le Coppe europeee e l’incertezza sui tempi di recupero di Deulofeu abbiano nuociuto alla programmazione. Stavolta dovrà essere diverso, vanno individuate anche le alternative al “Tucu” e al catalano e servono rinforzi sulle fasce, i cui interpreti nel complesso hanno deluso”.
Il Gazzettino: “Attacco e fasce vanno rinforzati”
L'ex bomber bianconero indica la strada: «Lucca era sempre troppo solo»
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