Mister Luca Gotti è il protagonista della ‘lavagna tecnico-tattica’ proposta oggi dalla Gazzetta dello sport. Il tecnico bianconero è uno che ‘lavora con quello che gli forniscono, cerca di adattarla alle situazioni’.
E la sua Udinese “è una squadra bassa, intesa come atteggiamento e posizione: non vincerà il premio per l’aggressione più avanzata, né quello per il maggiore numero di fuorigioco provocati, sono soltanto 1,24 di media, ad un’altezza di 23,7 metri. Disposizione corta (35 metri di media) e larga (48,2) Anche come possesso palla viaggia verso il fondo della lista della A, si trova al 14° posto. L’Udinese è fisica e robusta dietro, difende a 5-3-2, con le punte che si mettono anche in verticale sui portatori, e non cambia praticamente mai”.
Gotti ha tentato la difesa a quattro solo contro il Milan, per dimostrare che il canovaccio più adatto alla sua Udinese è il 5-3-2 riproposto subito con il Sassuolo.
“È passato un girone, anche oggi vede il Sassuolo e De Zerbi ha ricordato le difficoltà di andare oltre una squadra ben sistemata, con un’identità chiara. I suoi in tre gare contro Gotti non hanno mai segnato. L’Udinese lascia poche conclusioni: Musso è 15° come parate in A, ma non perché si è incassato tanto: 34 gol, quota più bassa dal nono posto in giù. Le virtù dell’Udinese risiedono nella qualità di giocatori come Pereyra e De Paul: interni, registi, incursori,soprattutto il secondo. Servono per le loro idee, ma servono anche per far respirare la squadra con il palleggio, con le scelte all’interno della partita per capire il momento, dare o togliere ritmo. Quando il possesso è bianconero, i due esterni di difesa si alzano, il mediano scende verso i centrali per sostenere il fraseggio. Mercato e infortuni hanno modificato sensibilmente la fase d’attacco: via Lasagna, Pussetto k.o., Deulofeu spesso indisponibile. Il contropiede fulmineo per arrivare in area non è più la scelta immediata. Gotti ha alzato il pallone: gli ultimi 4 gol sono arrivati tutti di testa, raddoppiando in tre turni la quota delle prime 22 giornate. Con Llorente si può giocare «palla addosso» e non alle spalle, e vicino qualcuno deve raccogliere la sponda. L’Udinese segna di più in trasferta (17-10) ma nella cifra non entusiasmante vanno inseriti i 12 legni. La squadra va in difficoltà quando prende gol, Gotti ne è al corrente e cerca di evitare questi disagi. Con semplicità e buon senso”.