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Gazzetta dello sport: tre punti e mi salvo

Baroni e Cannavaro alla volata finale. Così hanno spinto il Verona e l'Udinese: il tecnico gialloblu ha ricostruito la squadra dopo le numerose partenze a gennaio, il bianconero ha cambiato sistema e uomini
Monica Tosolini

Nel week end Verona e Udinese, le due squadre del Triveneto protagoniste di una sofferta stagione, potrebbero chiudere il discorso salvezza. Un successo, per entrambe, significherebbe ancora serie A. La Gazzetta dello sport ha ripercorso le difficoltà di Baroni, da gennaio in poi, quando si è trovato con un undici stravolto dal mercato; e quelle di Cannavaro, arrivato in Friuli a 5 partite e 20 minuti dal termine della stagione a cercare di risollevare un gruppo a terra.
A proposito del nuovo mister bianconero, scrive: “Se la sofferenza a Verona era messa in preventivo a inizio stagione, a Udine ritrovarsi a lottare per restare in serie A è stata una sorpresa. Non piacevole, ma adesso c’è da mantenere per il 30° anno consecutivo la categoria e domenica contro l’Empoli il ‘Friuli’ sarà esaurito. Una questione vitale, perchè Gianpaolo Pozzo, che il 25 compirà 83 anni, sogna ancora di tornare in Europa, figuriamoci se vuole retrocedere. E la passione è tornata anche al figlio Gino, al quale il padre col tempo ha delegato tutta la parte tecnica: sabato si è imbarcato con la squadra seguendola a Lecce, segno che la A è un bene troppo prezioso per chi ha sempre fatto calcio e business come lui. La missione, dopo i fallimenti di Sotti e Cioffi, è stata messa nelle mani di Cannavaro che da calciatore è stato un mito, da allenatore deve ancora dimostrare. L’esperienza di Benevento in B gli ha fatto male, ci vuole riprovare. Ha questa occasione e ha spiegato ai suoi ragazzi che qui si giocano tutto. Risultato: ha perso all’ultimo minuto il recupero con la Roma, ma poi ha pareggiato a Bologna, bloccato il Napoli e vinto a Lecce. Cinque punti che hanno per un momento allontanato la paura, ma non è finita. Per salvarsi bisogna battere l’Empoli dell’ex Davide Nicola. Perchè poi si chiude a Frosinone. Ma pure i toscani non hanno alternative: chiudono con la Roma. Insomma, è uno spareggio.
Uomini – Cannavaro è partita con un 3-4-2-1, mettendo giustamente Samardzic più offensivo. A Lecce è tornato al 3-5-2 della casa, osando di più. Ora gioca con 8 diffidati, non ha mai avuto, e forse non avrà, la qualità di Thauvin e il temperamento di Lovric. Ma ha recuperato l’uomo chiave, Pereyra, e Cannavaro, aiutato dal fratello Paolo e dall’indispensabile bandiera Giampiero Pinzi, ha trovato l’attaccante inglese Davis, che è molto più di un cambio, anche se l’autonomia è limitata. Un’Udinese più aggressiva e offensiva. Così doveva essere da principio. In una stagione in cui è saltato pure il Ds Federico Balzaretti, un signore. Ci sarà tempo per riflettere sugli errori. Ma con la salvezza in tasca. A Udine la parola retrocessione nessuno la vuole sentire”.

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