Per la Gazzetta dello sport la chiave del successo del Torino sull’Udinese è tutta nell’ostinazione della squadra granata a cercare la vittoria. Lo prova la prima rete, arrivata su tre tentativi per battere Okoye; ma anche il 2-0 finale, in risposta alla crescita dell’Udinese che cercava il gol del pareggio.
Così il Toro rimane imbattuto in casa nel 2025 e si prende il decimo posto, fino a due settimane fa in mano all’Udinese. che ora, scrive la rosea, “naviga nel mare della tranquillità, ma il calo di questo periodo guasta un po’ la soddisfazione per avere raggiunto in anticipo l’obiettivo minimo”. Il 4-2-2-2 all’inizio manca di incisività. Le cose vanno meglio con gli innesti di Rui Modesto e Davis: “l’Udinese ha più profondità e più pericolosità a destra, mentre al centro è più determinata. Meriterebbe anche, perchè alla fine tira in porta più del Toro (sei volte), però non ha la cattiveria adatta per superare Milinkovic, bravo comunque su Atta e Davis. E quando non vede i frutti della sua pressione, la squadra di Runjaic, che nei 5 ko di fila ha segnato solo una volta, si accartoccia e subisce il raddoppio”.
Udinese da 5,5, come Runjaic (“E’ senza l’attacco titolare e finisce per pagare gli errori individuali. Ma alla sua squadra già da tempo manca la giusta cattiveria”). Atta (6,5) è il migliore, Lovric (4,5) il peggiore. Gli altri voti:
Okoye 6
Ehizibue 5
Bijol 5,5
Solet 5
Kamara 5,5
Karlstrom 5,5
Ekkelenkamp 6
Payero 5,5
Bravo 5
Davis 6
Pafundi 5,5
Modesto 6