Il Covid dilaga e la A perde..partite su provvedimenti delle Asl, provvedimenti che non vengono presi in maniera omogenea. La Gazzetta dello sport racconta la giornata di ieri e scrive: “da una parte quella di Verona autorizza i veneti a partire per La Spezia nonostante i 10 casi nel gruppo squadra e stessa cosa fa quella di Napoli, prendendo una decisione opposta a quella di 15 mesi fa; dall’altra le autorità sanitarie locali di Torino (per il viaggio dei granata a Bergamo per la sfida con l’Atalanta), Udine (niente trasferta a Firenze) e Bologna (congelata pure la partita con l’Inter) applicano invece la maggiore severità. Oggi andranno in scena quattro partite fantasma, con le quattro avversarie delle squadre colpite dai provvedimenti delle Asl che si presenteranno in campo nel deserto e avranno (solo potenzialmente) partita vinta. D’altronde già ieri si sono vissuti momenti surreali con l’Inter che è partita in Frecciarossa e proprio mentre era sul treno ha ricevuto la notizia della decisione della Asl del capoluogo emiliano di fermare il Bologna”.
In merito a quanto accaduto all’Udinese, scrive: “E anche per la squadra friulana il provvedimento dell’Asl dispone la quarantena dei contatti stretti fino al 9 gennaio, proprio la domenica in cui era prevista la partita con l’Atalanta. Pure qui, solito epilogo: la società preso atto della situazione ha chiesto il rinvio alla Lega che l’ha ancora una volta negato. A peggiorare la situazione ci si è messo l’ultimo giro di tamponi che ha evidenziato altri due calciatori positivi che si sono aggiunti ai 7 già contagiati (nel conto pure due membri del gruppo). Qui sono state declinate in modo restrittivo le regole della nuova quarantena: ok all’autosorveglianza ma «divieto di esercitare sport di squadra di contatto»”.