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Gazzetta dello sport, Sensini: “Orgogliosa e testarda, l’Udinese è come me”

Nestor Sensini è il secondo straniero con più presenze nella storia dell'Udinese.
Monica Tosolini

Nestor Sensini è il secondo straniero con più presenze nella storia dell’Udinese. 261 partite in bianconero: in Friuli ha lasciato un pezzo di vita. E la Gazzetta dello sport lo ha interpellato per una opinione sulla situazione attuale della squadra. “L’Udinese è sempre nel mio cuore”, dice “fa male vederla in una posizione così scomoda, ma finora ha giocato bene pure quando ha perso. Si riprenderà grazie anche ad un mercato positivo che rispetto all’anno scorso ha regalato alternative”.

Secondo Sensini, l’Udinese ha bisogno di un po’ di fortuna ma anche di gol: sono quelli a scarseggiare e questo pesa. Ha fiducia in Gotti, uomo d’esperienza, sempre tranquillo, anche nei momenti difficili. E per De Paul non possono che arrivare lodi: “E’ straordinario, ha una marcia in più. Un punto di forza anche quando magari viene schierato in una posizione più arretrata”.

Pereyra, bel colpo: “Sa fare la differenza in fase offensiva e può dare alla squadra i gol mancati l’anno scorso”. Pussetto e Forestieri “sono giocatori importanti che danno imprevedibilità e nuove soluzioni davanti”. Musso “è un portiere moderno, ha personalità  e un fisico eccezionale, ma non deve perdere concentrazione per crescere ancora”. 

Di Molina crede che “è un terzino di spinta, ha una bella gamba. Se cresce in copertura è un bel colpo”.

Gli argentini si innamorano spesso dell’Italia, “perchè sono simili agli italiani, orgogliosi e testardi, amano fare le cose con impegno”.

In chiusura avverte: “L’Udinese è una opportunità, ma bisogna meritarsela”.

Infine su un suo possibile ritorno in Italia, spiega che gli piacerebbe, ma “serve la fiducia”.

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