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Gazzetta dello sport: Samardzic no!

Il club di Zhang chiude la porta: zero aperture alla famiglia. Inutile pressing dell’Udinese, ora infuriata con il giocatore
Monica Tosolini

Il ‘no’ dell’Inter a Samardzic, secondo la Gazzetta dello sport, è stato “quasi liberatorio alla luce di settimane che hanno logorato i nervi dei dirigenti. Insomma, di mattina è stato messo davanti alla sede un cartello di divieto d’accesso a Lazar Samardzic. O, meglio, allo strano sottobosco germogliato giorno dopo giorno attorno al talentino serbo. Il 21enne aveva addirittura superato al 100% le visite mediche, nonostante un minimo problema cartilagineo (niente che potesse condizionare il trasferimento) ed era uscito dal Coni salutando la solita folla nerazzurra radunata là fuori. In quel momento i dirigenti avevano già intuito che il padre del ragazzo avesse un carattere piuttosto ispido, ma hanno comunque dato l’ok ai test d’accordo con l’Udinese. Nessuno dei due club, infatti, immaginava quanto sarebbe successo dopo. Non era prevedibile questa telenovela bizzarra, con cambi di agenti, incursioni improvvise in sede di nutrite pattuglie di amici e parenti e questo finale a sorpresa: Samardzic non sarà, infatti, nerazzurro per decisione dell’Inter, inflessibile e puntigliosa”. 

La rosea rivela che fino all’ultimo l’entourage di Samardzic ha bussato alla porta nerazzurra, anche ieri mattina, cambiando sempre le carte in tavola. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta di una percentuale sulla futura rivendita. Anche a Ferragosto Mladen Samardzic si era fatto vivo con una telefonata, ma solo per ricordare quanto il suo figliolo desiderasse far parte del centrocampo dell’Inter. Poi è arrivato il terzo cambio di agente e perfino l’Udinese che si è attivata in un pressing sul giocatore per convincerlo a firmare. Ora, riferisce la Gazzetta, “l’Udinese è costretta a rimettere il centrocampista in rosa, nonostante sia infuriata con lui e i suoi: al momento l’idea è di tenerlo, anche se non è escluso che nuovi club, tra Premier e A, bussino alla porta. Pure il povero Fabbian, sballottato come un pacco tra Udine e Milano, aspetta di sapere dove finirà: tornerà in Friuli solo in caso di un’uscita , ma ha altre richieste in A”.

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